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Lasciami per sempre

Regia di Simona Izzo vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lasciami per sempre

di axe
5 stelle

Il compleanno del ventenne Lorenzo è l'occasione per riunire, all'interno di una grande casa, l'intera famiglia (allargata) dei Bramonti, composta da personaggi tragicomici, nevrotici e rancorosi, i quali ne approfittano per sfogare sugli altri le loro frustrazioni; raggiunto l'apice del disaccordo si calmano, e qualcuno di loro matura l'idea che uno "straccio di famiglia" è meglio di niente. Questa commedia agrodolce, tenta di mettere a nudo alcune dinamiche, per le quali all'interno della famiglia vengono gettati i semi per lo sviluppo delle personalità, con i propri lati positivi e negativi; poi, allontanandosi l'uno dall'altro per i casi della vita, i membri della famiglia sviluppano tali personalità, fino ad un ricongiungimento, che porta inevitabilmente ad un confronto con quelle che di fatto sono le proprie origini; nonostante la volontà di nascondere alcuni aspetti della propria personalità o fatti della propria vita, di fronte ai propri familiari più intimi si è nudi, privi di difese; pertanto più portati allo scontro. I personaggi più "esterni" di questo nucleo familiare - vari ex mariti, pretendenti, compagni acquisiti, etc. - sono un "prodotto" del nucleo stesso - un padre e tre figlie - attratti naturalmente verso di esso. Nella narrazione, l'analisi di queste dinamiche rimane comunque tra le righe, preferendo la regìa conferire un tono grottesco alla narrazione, partendo dalla descrizione dei personaggi, soggetti assai sopra le righe e poco realistici. Privi di preoccupazioni economiche, hanno vissuto liberi di seguire i propri istinti, e realizzare i propri interessi, senza incontrare quegli ostacoli che possono dare soddisfazione nell'essere superati. Sono di fatto persone annoiate, destinate a sviluppare psicopatie, egoiste, inconsapevoli delle vere difficoltà del vivere quotidiano. Presentare questi personaggi e mostrare un incontro/scontro tra essi sembra lo scopo principale del film; la vicenda mostrata nella seconda parte della narrazione è un qualcosa in più con poca sostanza; inoltre, lo scioglimento, mi sembra troppo "felice" per essere genuino. Uno dei protagonisti riflette : "meglio uno straccio di famiglia che niente". Un omicidio sarebbe stato più in linea con l'indole dei personaggi ! Il film è girato quasi tutto all'interno di una villa, con interni ed esterni colorati ed eclettici, che riflettono bene l'animo dei personaggi. Accettabile il livello della recitazione. Gli attori sono adeguati ai ruoli che devono interpretare; in particolare ho apprezzato Max Gazzè nei panni di un artista, che sembra conservare un atteggiamento tranquillo e razionale finchè anch'egli darà sfogo al proprio istinto, e quella che credo sia Camilla Calderoni, la quale interpreta una giovane "vittima" della separazione dei genitori. Il film parte bene, tratteggia con efficacia i personaggi ed introduce una tematica interessante; ma si ferma lì, offre una soluzione di comodo ai problemi che solleva, finendo per intrattenere a suon di affermazioni graffianti e scontri, non solo verbali, tra i membri della famiglia. Il tutto risulta divertente, ma, di fatto, inconcludente.

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