La recensione su Blade Runner 2049

"Blade Runner 2049" diretto da Denis Villeneuve,
devo dire che mi ha lasciato perplesso.

La storia si svolge nel 2049 e racconta l'ufficiale K è
Incaricato di recuperare un vecchio modello di replicante,
un blade runner appartenente alla polizia di Los Angeles,
riporta in luce un segreto a lungo sepolto che ha il potenziale
di far precipitare nel caos ciò che è rimasto della società.

La scoperta lo porta a dover scovare Rick Deckard,
un ex blade runner scomparso da trent'anni.

Il Film prodotto dalla Columbia Pictures,l'Alcon Entertainment,
Thunderbird Entertainment e la Scott Free Productions,
e rappresenta il sequel del Capolavoro "Blade Runner",
diretto nel 1982 da Ridley Scott, che è presente in
produzione, e la regia è affidata dal bravo Denis Villeneuve,
al suo 9° Lungometraggio e arrivato dallo strepitoso "Sicario"
e il pluri premiato "Arrival", ed è basata sui personaggi del
romanzo di Philip K. Dick: "Il Cacciatore di androidi",
e gli mettono a disposizione il Budget di 150 Milioni di Dollari.

Cominciamo con il dire i pregi di tutto il complesso,
che poi è la parte estetica che è molto curata,
ed è chiaramente per questo scelto, per la
potenza delle immagini e le atmosfere che richiamano
molto il Capolavoro di Scott, e di questo lui vuole fare
una "Fantascienza Autoriale", con citazioni colte e filosofiche,
tempi dilatati, e nonostante la lentezza degli eventi risulta affascinante,
ma purtroppo finisce lì e si ferma qui.

Per quanto riguarda la trama, il tutto gira intorno sul
Blade Runner e Ufficiale K, che è a caccia di vecchi replicanti,
dove il suo dipartimento scopre uno scheletro, che è
una replicante donna che ha partorito, e allora cominciano
tutti a cercare questo bambino per varie ragioni,
compreso lui, che si trova delle coincidenze che lo riguardano.

Intanto devo dire che un bel più di un ora il Film regge,
con la costruzione di un mosaico che piano piano
ci sono tasselli da mettere a posto,e ti fa credere
un fatto dove delle cose dell'indagine che
coincidono.

Ma il problema e che dopo devia per
spiazzare lo spettatore, è va incontro a incoerenze,
incongruenze e in una fase dispersiva, e non torna
più niente.

Poi ho trovato la scena dell'incontro con Rick Deckard,
tutta assurda soprattutto come dialoghi,con intorno si vedono
gli ologrammi prima di Elvis e poi di Sinatra.

Da segnalare la buona direzione degli Attori dove
figurano: Ryan Gosling, Harrison Ford, Jared Leto,
Sylvia Hoeks, Ana de Armas, Robin Wright, Dave Bautista,
Mackenzie Davis, Carla Juri e Lennie James.

Invece nel reparto tecnico segnalerei la splendida
Fotografia di Roger Deakins, le belle musiche
di Jóhann Jóhannsson, Hans Zimmer e Benjamin Wallfisch
e le scenografie di Dennis Gassner,
che rendono una messa in scena efficace.

In conclusione un Sequel riuscito a metà
e ha il sapore amaro dell'occasione mancata,
perché buona idea quella del mosaico da costruire,
poi per spiazzarti va incontro alla confusione,
con il pregio di avere potenti immagini e una efficace
ricostruzione del Cult Movie di Scott, e di puntare
all'"Autoriale", andando incontro a delle lungaggini e
tempi troppo lunghi dilatati, soprattutto per come
è  sviluppata male almeno nella seconda parte,
che prende una linea diversa facendoti pensare a una cosa,
per poi per deviare per sorprendere lo spettatore.

Ma forse era meglio se rimaneva prevedibile, ma almeno lineare,
per un finale che tiene aperta la porta per un terzo sequel,
che forse non accadrà per gli scarsi incassi avuti e di non
avere raggiunto neanche il Budget di spesa, almeno negli
USA.

Il mio voto: 5,5.