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Logan - The Wolverine

Regia di James Mangold vedi scheda film

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La recensione su Logan - The Wolverine

di YellowBastard
7 stelle

Un’ottima conclusione per il personaggio di Wolverine (che comunque tornerà) ma soprattutto per il suo iconico interprete, Hugh Jackman.

Ma è anche un buonissimo film, malinconico e, in parte, nostalgico, non soltanto narrativamente ma anche per come è strutturata la pellicola stessa, di impianto molto classico e impostata anche come omaggio ad un genere cinematografico ormai desueto come il western (i collegamenti con Gli Spietati di Clint Eastwood poi sono anche fin troppo evidenti) seppur contagiato da generi più attuali (o di recente successo) come il post-apocalittico alla Mad Max (che a sua volta e già un adattamento proprio del genere Western) e con, magari, anche un pizzico di distopia futuristica (elemento comunque molto presente già nei fumetti, sia di Wolverine che degli X-men).

 

Logan The Wolverine: trama, cast e trailer del film con Hugh Jackman

 

Curioso quindi come sia celebrato come innovativo qualcosa che, in realtà, ha i piedi ben piantati nel passato, sia in quanto riferimenti che come impostazione in un rimando continuo ad altri generi che, per quanto riadattati, non possono certo essere consideri come nuovi (ma qualcosa del genere era già successo con Fury Road, esaltato per innovazione e modernismo ma in realtà una riedizione di tematiche, estetiche e tecnicismi molto anni '80 realizzato solo con molti più soldi e un reparto tecnico/effettistico più moderno e all’avanguardia).

Anche la stessa storia, per quanto di facile presa e comunque interessante, non è certamente innovativa od originale (un Wolverine che si nasconde, gravato dal peso del suo stesso passato, incurante del prossimo e sfiduciato verso il resto del mondo, che dopo l'incontro con una ragazzina si trova costretto a uscire dall'ombra l'ho già visto quasi una ventina d'anni fa, ma in quel caso la ragazzina invece di Laura si chiamava Rogue) ma presenta comunque una base importante su cui edificare nuovi sviluppi e soluzioni.

 

E' un film anche piuttosto violento e anche fin troppo esplicito e, quando una tale violenza non ha un'effettivo significato narrativo o anche simbolico e si dimostra invece il più delle volte come gratuita o fine a se stessa, allora questi rischia di trasformarsi da possibile elemento di fascinazione per il pubblico in qualcosa invece di oppressivo e quindi di ritorcersi contro la sua stessa pellicola.

E secondo me questo è proprio uno di quei casi.

La violenza è un elemento molto potente e ammaliante ma è al contempo anche disturbante, ha in sé quindi un elemento repulsivo e, proprio in quanto tale e a salvaguardia di noi stessi, maggiore e continua è la violenza a cui assistiamo e maggiore è il nostro rigetto verso di essa, a meno che questa non venga edulcorata da altri fattori capace di trasformarla in qualcosa di diverso o di meno aggressivo.

Per fare un esempio, Logan ha un genere di violenza non tanto dissimile da quella di un Deadpool, per restare sempre in tema cinefumetto, ma quest'ultimo ha una componente talmente satirica e dissacratoria, e quindi anche irrealistica, da renderla meno opprimente, quasi catartica, e quindi anche più accessibile al pubblico.

A questo si aggiunge l'ulteriore aggravante che nel film non abbiamo soltanto Logan con caratteristiche che si prestano a un tale macello, sempre uguale o comunque troppo simile a se stesso, ma anche un secondo personaggio, ovvero X-23, che fa ESATTAMENTE le stesse identiche cose, favorendo una serie di immagini e di situazioni che però si ripetono una uguale all'altra.

 

cineluk: Logan, l'eredità di Wolverine

 

L'ultima parte del film, infatti, appare in linea di massima così debole e inflazionata proprio perché tutto è stato già visto, più volte e anche meglio, e non in altre pellicole, il mese scorsa o l'anno passato, ma appena 10 o 15 minuti prima.

Non ha caso la scena migliore in tal senso, per ideazione e originalità, è il salvataggio del Prof. Xavier in albergo: variazioni sullo stesso tema ma che, alterandone il concetto attraverso il potere di Charles, la trasformano in qualcosa di diverso e innovativo, distogliendo l'attenzione da una violenza comunque presente ma che viene come disinnescata grazie alla sua stessa particolarità.

 

Splendida, come sempre, l'adesione totale di Hugh Jackman al protagonista di Logan, del quale probabilmente fornisce la sua prova migliore, ma anche l'apporto ottimo di Patrick Stewart tornato ancora una volto nel ruolo del Prof. Xavier, seppur ucciso in quello che, probabilmente, è sempre stato il suo incubo peggiore (ovvero da un mutante "costruito" in laboratorio, con le sembianze di uno dei suoi amici, schiavizzato e usato come arma dell'Homo Sapiens) ma in una sequenza troppo semplificata, sbrigativa e mediocre quando invece anche la usa dipartita meritava qualcosa di più memorabile (che diamine!), e della giovanissima Dafne Keen, molto brava, specie quando inizia a parlare e, quindi, a relazionarsi anche con gli altri (e con il protagonista), precedentemente invece, come muta "macchina per uccidere", mi è sembrata ancora troppo rigida.

E anche Caliban in fondo non mi è dispiaciuto.

 

Riguarda ai "cattivi" il Donald Pierce di Boyd Holbrook si presenta inizialmente in maniera piuttosto accattivante per poi venire invece rimpiazzato dall'inutile X-24 (un vero e proprio obbrobrio!!), con tutte le premesse iniziali che vengono quindi a mancare, ma inspiegabile è anche e soprattutto (almeno per me) il personaggio del Dottor. Zander Rice di Richard E. Grant.

 

Nei fumetti X-23 è stata creata dalla Dott.sa Sarah Kinney che oltre che una donna è geneticamente anche la "madre" di Laura almeno quanto Logan ne è il "padre", avendo usato il proprio stesso DNA manipolandolo con il codice genetico di Logan per crearla (che poi è il motivo per cui Laura è una femmina invece che un maschio, è sostanzialmente un clone modificato della "madre").

E invece di usare queste "parentele" come base per una maggiore drammatizzazione del racconto e dei personaggi, specie per X-23 (creata e cresciuta da un "essere umano" che la odia perchè "non umana" e sfruttata quindi come arma, mentre la bestia inumana oggetto di un tale odio, Logan, si dimostra invece molto più umana della scienziata arrivando a sacrificarsi pur di salvarla) fanno tabula rasa (probabilmente per semplificare) e la sostituiscono con il solito e banalissimo scienziato pazzo, già visto milioni di volte e quasi del tutto inutile.

Mah.

 

Logan (2017) A Morte de Logan (Wolverine) DUBLADO HD - YouTube

 

VOTO: 7

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