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La Torre Nera

Regia di Nikolaj Arcel vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La Torre Nera

di Abelard
1 stelle

Per chi non ha mai letto nulla della Torre Nera... in compagnia, mentre si mangia un pizza tra amici, questo film ci può anche stare. Per chi ha letto, o sta leggendo, la Torre Nera... evitatelo! Perchè un fegato così dovrebbe venire solo a causa di malattie molto, molto serie!

Nell'ambito delle trasposizioni cinematografiche di opere letterarie, in genere, ci si può imbattere in quattro risultati, categorie, diversi:
1) Il film è fedele al/i libro/i originae/i ma "perde qualcosa".
Non è di sicuro la categoria più affollata e possiamo collocarvici come araldo la trilogia de "Il Signore degli Anelli".
2) Il film è migliore del/i libro/i originale/i.
Sono poche e rare le eccezioni che cadono in questa categoria, ma ci sono. Un titolo per tutti: la serie di "Harry Potter".
3) Il film è un riasassunto del/i libro/i originale/i, vengono saltate alcune parti, si danno connotazioni un po' diverse ma lo "spirito di fondo ed il messaggio intrinseco", comunque, rimangono.
Questa, di sicuro, è la categoria più affollata. Un "valido" compromesso che mette d'accordo lettore e spettatore. Non ci si può attendere capolavori ma, tutto sommato, ci stanno. UN titolo per tutti: "Il Miglio Verde"
4) Il film non c'entra una ceppa secca con il/i libro/i originale/i.
Questa categoria non dovrebbe neppure esistere eppure... ci viene servita su un piatto d'argento proprio in questi giorni, con tanto di strombazzo da parte dei media: la Torre Nera.
Il film, di per se, è una lineare storiella di un ragazzino (Jack) dei giorni nostri che ha delle "visioni" di un luogo diverso. Visioni che poi vengono fedelmente riprodotte da Jack stesso sul suo album da disegno.
Sfuggendo agli inservienti di una Clinica Specializzata (chiamati dal patrigno "cattivo" per sbarazzarsi di lui), si dirige verso una casa, sempre vista nelle sue visioni, che, da una precedente ricerca su internet, risulta essere a poca distanza dal suo domicilio.
Entrato nella casa disabitata, vecchia e cadente, vi trova una cosolle di controllo e digitando dei numeri (sempre visti nelle sue visioni) apre un portale per un altro luogo chiamto Medio-Mondo.
Qui incontra il "pistolero" Roland e si unisce a lui nella (breve) ricerca dell'Uomo in Nero (un potentissimo stregone), il quale dopo aver rapito Jack (per i suoi grandi poteri psichici) cercherà di usarlo per abbattere la Torre Nera.
Ma l'Uomo in Nero viene abbattuto dal Pistolero durante un (breve) duello. Distrugge pure il Vettore, libera Jack e salva l'Universo.
Dopodichè vanno a mangiarsi un Hot-Dog a New York.
Fine.
In queste sei righe di "spoiler" vi è tutto il film; parola più, parola meno.
Amaro in bocca? Incredulità? Giramento di Cocomeri? Oh, si...
Innanzitutto... "la Torre Nera" NON E' un racconto breve, ma bensì lo sviluppo di una saga iniziata nel 1975 con "Le notti di Salem" (Salem's Lot), la seconda opera pubblica di Stephen King, che continua, libro dopo libro, ad essere intessuta e rifinita fino a giungere alla monumentale serie de "La Torre Nera" vera e propria che si compone di ben 8 (otto) romanzi di circa 400 pagine cadauno.
Qui, invece, ci troviamo dinnanzi ad un filmento poco più lungo di un misero 95 minuti... 1 ora e 35 minuti scarsi per rappresentare l'essenza, l'anima e gli incubi dell'opera di Stephen King.
Altro punto: il Pistolero. Per quanto Idris Elba possa dimostrarsi bravo, di fatto però NON E' l'incarnazione del Pistolero Roland Deschain della Famiglia di Eld nativo di Gilneas perchè, come si evince chiaramente dai libri (tutti) che ne danno una dettagliata descrizione, la figura di Roland di Gilneas è palesemente ispirata al Cavalliere senza Nome (Clint Eastwood) della trilogia del Dollaro di Sergio Leone. E cose me non bastasse, pure l'autore (Stephen King stesso) lo dichiarò pubblicamente in una famosa intervista.
Roland di Gilneas NON è un super-macho dal fisico statuario di cui si prova timore solo a vederselo parare dinnanzi. Roland di Gilneas è un essere dall'apparenza fragile e scoordinata, pure leggermente ingobbito, su cui non si scommetterebbe un soldo bucato. La sua vera essenza è celata nel profondo la si può vedere solo quando il Ka lo richiede e solo quando le sue due enormi pistole sono ben salde nelle sue mani.
Quindi, Idris Elba è una violenza di natura perversa alla struttura della storia, spiegabile solamente da uno spaventoso superficialismo (pressapochismo) e/o da un vergognoso "Politically Correct" di maniera.
Altro: l'Uomo in Nero. Lo Straniero Senza Età... Lo Stregone Supremo... Marten Broadcloak... Il braccio destro del Crimson King... Richard Fannin, Randall Flagg e R.F. ... Colui che domina le Dimensioni, i Mondi ed il Tempo: Walter O'Dim.
Qui ci tocca, invece, un Matthew McConaughey impomatato, tre dita di cerone ed un manico di scopa sulla schiena (cerco di non essere volgare, vah...) tenuto in loco da tre giri di nastro a presa infinita. Smorfiette facciali alla Nicolas Cage e la totale incapacità di calarsi in un personaggio tanto poliedrico quanto malvagio; perchè l'Uomo in Nero E' il Male stesso.
Altro ancora: Jack Chambers. Un ragazzino disadattato (perchè preda di sogni folli) in una New York del 1977. Un ragazzino apparentemente come tutti gli altri che viene spinto sotto un autobus da una mano ignota. Un ragazzino che muore tragicamente per poi ritrovarsi in un altro luogo a fare nulla, a dimenticare chi sia mai stato. Un ragazzino che morirà nuovamente nel Medio-Mondo e non comparirà da nessun altra parte, fino a che Roland non darà il via ad un paradosso temporale che farà impazzire il pistolero ed il ragazzino redivivo e che terminerà quando finalmente Jack sarà riportato nel Medio-Mondo.
Non c'è Internet a guidare facilmente la sua ricerca (oltretutto, sono altri che la trovano per lui, quindi gli fanno trovare la pappa pronta) della "Casa Nera". Non c'è una "Casa Nera" in cui comodamente entrare e facilmente attivare un "portale". Come non c'è un Istituto Specializzato in cui segregarlo. C'è solo una stupida, ignobile e violenta morte per mano di un sociopatico totale, che lo priverà di tutto.
Il "vero" Jack Chambers non è un modello adatto ad identificarsi, per i giovani moderni, così ti sbattono questo Tom Taylor, ragazzino fighetto che ottiene facilmente le riposte dagli altri, si trova una comoda via di accesso, si fa un viaggetto in un altro mondo, salva l'Universo senza troppi problemi e finisce per andarsi a mangiare un Hot-dog in centro a New York.
Ancora Altro: tutti gli altri personaggi, non importanti ma, bensì, Fondamentali. Eddie Dean; Odetta Holmes/Detta Walker/Susannah Dean; Oy il bimbolo; Padre Donald Callahan; Blaine il Mono; Susan Delgado; Rhea del Cöos; Il Re Rosso (Crimson King); Mordred Deschain; Ted Brautigan; Stephen King stesso, etc. etc. etc.
Una lunghissima sequenza di personaggi neppure accennati, ma che sono il fondamento stesso de "La Torre Nera". L'assenza totale del significato di ogni singola parola, figura, luogo e collocazione temporale. La mancanza completa di ogni spiegazione pertinente al perchè si è arrivati a ciò che si sta cercando di raccontare.
Insomma... il nulla assoluto; solo tanti effetti speciali ed una storia al limite del patetico.

Per chi non ha mai letto nulla della Torre Nera... in compagnia, mentre si mangia un pizza tra amici, questo film ci può anche stare.
Per chi ha letto, o sta leggendo, la Torre Nera... evitatelo! Perchè un fegato così dovrebbe venire solo a causa di malattie molto, molto serie!

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