Regia di Sidney Salkow vedi scheda film
Seconda trasposizione cinematografica del romanzo "Martin Eden" di Jack London, del 1942, con la regia di Sidney Salkow, con l'ambientazione americana di origine ma ridotto a film di avventure marinaresche tipicamente hollywoodiano
Martin Eden (1942): locandina
Dopo il successo del film "Martin Eden"per la regia di Pietro Marcello (2019), ho trovato più lontano nel tempo The Adventures of Martin Eden del 1942, con la regia di Sidney Salkov e con interpreti Glenn Ford, Claire Trevor,Evelyn Keyes,Stuart Erwin e altri.
Il film è in bianco e nero ed è doppiato solo a tratti, ma si lascia vedere molto bene.Il soggetto si basa liberamente sul romanzo di Jack London del 1909, a sua volta ispiratosi alla propria vita, tutta in salita e avventurosa.
In questa edizione l'ambientazione è americana come nel romanzo e Martin Eden(un giovane Glenn Ford),che vive a Oakland, si imbarca come marinaio su un piroscafo, che cade a pezzi per mancanza di manutenzione e dove la ciurma è sottoposta a continue angherie e soprusi da parte del comandante 'Butch' Raglan (Ian MacDonald) che è stato compagno di scuola di Martin col quale ha avuto sempre un cattivo rapporto. Martin, che ha una notevole predisposizione per la scrittura, annota quotidianamente tutte le malefatte che lui e i suoi compagni devono subire. Quando il capitano ne viene a conoscenza gli sottrae con la forza il diario, ma un marinaio (Joe Dawson) interviene, pistola alla mano, contro il comandante per restituire il manoscritto all'autore.Questa sfida viene a costare al marinaio10 anni di reclusione per ammutinamento e da quel momento Martin Eden si prefigge lo scopo di rendere pubblico il suo diario, divenuto un ponderoso manoscritto intitolato ll Carro della morte, in base al quale si evidenzi l'innocenza dell'amico Joe e lo si possa liberare dal carcere.
Sceso a terra Martin inizia il suo calvario: nessuno vuole saperne di questo diario, troppo duro e tragico e che sa di denuncia sociale, per cui gli editori lo respingono, come aveva predetto lo scrittore, idolatrato da Martin, Carl Brissenden che egli conosce in una sua incursione negli ambienti dall'alta borghesia, dove è un pesce fuor d'acqua, ma si innamora, di Ruth, figlia del padrone di tutta la flotta dii quelle navi. Brissenden gli consiglia di scrivere novelle o romanzi d'amore e così Martin diventa famoso fino al punto che anche "il Carro della morte viene accettato e stampato.
Dopo alcuni fatti intercorrenti,aggiunti dallo sceneggiatore W.L.River che rendono più pesante la trama,(come la resa dei conti a botte con il capitano Raglan,licenziato, un problema di plagio di un romanzo di Eden da parte di Brissenden con tragiche coseguenze ed altro), si arriva alla riapertura del processoe dove con la dichiarazione firmata dal capitano che tutto cio che è scritto nel diario è vero, si ottiene l'assoluzione e scarcerazione di Joe, nel frattempo sempre visitato in carcere da Martin e dall'amica Connie Dawson (Claire Trevor) che è sorella di Joe e compie azioni fondamentali e generose lungo tutto il film. Ruth abbandona Martin per motivi di famiglia e Martin, ormai ricco e famoso, scopre l'amore di Connie.
Gli attori se la cavano bene in questo semplice film d'avventura come lo hanno reso lo sceneggiatore e il regista Sydney Salkov, senza nessunio scavo psiclogico e appena intravedendo la tematica sociale, che invece è molto approfondita nel romanzo semiautobiografico di Jack London.La recitazione di Glenn Ford é un po' sopra le righe ma attira l'attenzione e mantiene la tensione dello spettatore.
Esistono altri adattamenti cinematografici di Martin Eden,oltre questo del 1942 e prima di quello del 2019: un film del 1914 e una serie televisiva.Quanto a questo, i dizionari parlano di "sobrio, diligente dramma hollywoodiano di azione", ma,a mio avviso merita qualcosa in più nel complesso
Martin Eden (1942): Stuart Erwin, Glenn Ford, Claire Trevor
Martin Eden (1942): Glenn Ford, Stuart Erwin
Martin Eden (1942): Glenn Ford, Evelyn Keyes
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