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Il posto delle fragole

Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film

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La recensione su Il posto delle fragole

di tafo
10 stelle

“La verità è che io vivo sempre nella mia infanzia, giro negli appartamenti in penombra della mia infanzia, passeggio per le silenziose vie di Uppsala, mi fermo davanti alla Sommarhuset ad ascoltare l’enorme betulla a due tronchi. Mi sposto con la velocità di secondi. In verità, abito sempre nel mio sogno e di tanto in tanto faccio una visita alla realtà “ ( Ingmar Bergman ).

 

Il giorno che vale una vita. Il film che vale un’esistenza. Il viaggio nello spazio e nel tempo. Il professor Borg decide di fare il tragitto più lungo con il mezzo meno comodo per arrivare alla cerimonia di celebrazione della sua vita pubblica da lui dedicata  per intero alla scienza medica. Il viaggio in auto gli serve per ripercorrere la sua vita privata, tra passato e presente, sogni e realtà. Il  vecchio professore sente di non avere più tempo e vuole ripassare dai luoghi della memoria che gli fanno rivivere momenti del passato. Tutta la vita del protagonista sembra occupata dal rimorso di non aver dato niente agli altri, di non essere riuscito a stabilire rapporti umani con la moglie o la madre. Tutti gli incontri durante il viaggio sono simboli di un esistenza arida dove il passaggio tra l’onirico e il reale è reso semplice da una sceneggiatura perfetta. I giovani autostoppisti sono la gioia di vivere dei vent’anni, la fame di vita che non accetta compromessi, sono quello che il vecchio non è mai stato. La coppia di mezza età sbatte contro il professore e gli altri tutta la propria incapacità di vivere normalmente il matrimonio, nel confronto generazionale c’è tutto, il passare del tempo, i ricordi del professore, la paura dei giovani di non fare quella fine e la consapevolezza di Borg di assistere a qualcosa di già vissuto. La saggezza significa saper ammettere i propri errori prima di tutto a sé stessi, solo così i nostri incubi possono diventare sogni e la nostra realtà diventare più accettabile. Tutto il film sembra immerso nel liquido amniotico, dove anche se maggiori sono i momenti amari rispetto a quelli dolci, rimane la sensazione di avere attraversato dei luoghi caldi e confortevoli.    

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