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Una Rolls Royce gialla

Regia di Anthony Asquith vedi scheda film

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La recensione su Una Rolls Royce gialla

di luisasalvi
8 stelle

Tre episodi, in epoche e luoghi diversi, tre diversi incontri d'amore rubati nell'auto, seguiti da rinunce... mentre l'auto cambia di proprietario. Non è vero che la prima deve venderla (Mereghetti). Anni dopo la noleggia un gangster americano in vacanza in Italia con la fidanzata, la quale ne fa lo stesso uso, come poi la signora americana anticomunista con un partigiano jugoslavo comunista. Godibile, garbata, malinconica commedia su diverse rinunce a un amore in qualche modo vietato (tema non visto da Morandini che la stronca senza averla capita). Il primo amante è un insulso dongiovanni che deve il successo solo all'età di lei (Moreau), come dice un'amica malevola e quasi ammette lei stessa al marito (Harrison); nel secondo Delon rende vivo, sincero e simpatico un personaggio che di mestiere acchiappa signore di mezz'età (ma forse la sua è luce riflessa della bravura di MacLaine, ottima); il terzo (Sharif) invece affascina una donna ricca, bella, intelligente e disinibita (Bergman), e sembrerebbe poterlo fare solo per i suoi alti valori morali e sociali; invece Sharif sa solo sfoderare sorrisi di spudorato e insulso gigolo sicuro del proprio fascino: errore pacchiano, o è proprio ciò che voleva il regista? Forse sì, perché così completa il quadro di diversi tipi di donnaioli e diversi tipi di donne affascinate solo per un momento, con arguti giochi anche sulle diverse nazionalità e caratteristiche dei sei attori. Anche l'umanitarismo efficiente e impavido della ricca americana è molto convenzionale e la sua descrizione fatta da un regista inglese ha un sapore assai più ironico che ingenuo, tanto più per un pubblico inglese (mentre noi, abituati ai film americani, tendiamo a prenderlo per ingenuo). Ne può essere un buon simbolo la svalutazione dell'auto, superpagata in dollari sopravvalutati. Insomma, fra l'apparenza dignitosa dell'antica aristocrazia inglese e quella velleitaria e ingenua della nuova aristocrazia americana del dollaro, la spontaneità e un rapporto umano e sincero si trova solo fra i poveri diavoli, che con i gangsters danno inizio ad ogni nuovo ciclo di aristocrazia: la moglie del gangster potrebbe diventare una ricca filantropa sicura del fatto suo grazie al denaro e infine la dignitosa moglie di un lord: con il tempo migliorano i modi ma peggiora la sostanza...

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