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Io e mia sorella

Regia di Carlo Verdone vedi scheda film

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La recensione su Io e mia sorella

di mm40
4 stelle

L'intenzione buona di questa sesta pellicola diretta (e interpretata da protagonista, e scritta - qui insieme alla premiata coppia Benvenuti / De Bernardi) da Carlo Verdone, è fin troppo esplicita: si tratta di un inno alla condizione di fratello e sorella, a quella 'strana' parentela strettissima che viene naturalmente a formarsi fra due persone che spesso mostrano di non avere nulla in comune, ma presto o tardi finiscono per rivelare le medesime ascendenze e affinità. Tutto questo, però, in una confezione a cavallo fra il melodrammatico e il fumettistico, con toni talvolta moralistici dalla difficile digeribilità; se la linearità della trama e la banalità delle situazioni richiamano le precedenti opere del regista/attore, sempre molto stilizzate per una scelta di coerenza nei confronti dei suoi caratteri (più macchiette che personaggi a tutto tondo), certo qui l'atmosfera 'malincomica' (siamo negli anni in cui esplodeva il talento di Francesco Nuti...) è completamente inattesa e altrettanto lo è la metamorfosi in vero personaggio - che pensa, soffre, ama - del solito bonaccione timido e ingenuo 'alla Verdone'. Ornella Muti co-protagonista è una scelta sfortunata artisticamente, ma che di sicuro ha contribuito a premiare il lavoro al botteghino; nei ruoli laterali troviamo Galeazzo Benti ed Elena Sofia Ricci, che riceverà il David come miglior attrice non protagonista; stesso premio per la sceneggiatura: che sia spropositato lo dimostra, senza ulteriore commento, l'ex aequo in compagnia della sceneggiatura de L'ultimo imperatore di Bertolucci. Difficile entusiasmarsi per questo - pur apprezzabile - tentativo di Verdone di dare un'impronta seriosa al proprio cinema; al ricordo delle gag dei primi film - facili ma riuscite, ben costruite e recitate - un po' di amaro in bocca rimane. 4/10.

Sulla trama

La placida esistenza dell'orchestrale Carlo, sposato con la collega Serena, viene improvvisamente turbata da due eventi: la morte della madre e l'arrivo, dopo anni di assenza, della scapestrata sorella Silvia. La donna si rivela inaffidabile e bugiarda, coinvolgendo Carlo in una serie di disavventure che lo porteranno ad allontanarsi sempre più da Serena e della precedente vita tranquilla.

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