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L'uomo di neve

Regia di Tomas Alfredson vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'uomo di neve

di axe
5 stelle

A Oslo, in Norvegia, durante un'abbondante nevicata, una donna scompare di casa, lasciando da sola la giovane figlia; fuori l'abitazione, è presente un inquietante pupazzo di neve. L'investigatore Harry Hole, tanto bravo nel lavoro quanto "scalcinato" nella vita privata, è l'assegnatario del caso. Insieme ad una brillante collega proveniente da fuori città, e grazie all'ausilio di un computer portatile costruito con lo scopo di facilitare il lavoro della polizia, indaga sul caso, collegandolo a precedenti casi mai risolti, i quali hanno visto il coinvolgimento di giovani donne con travagliate vicende familiari alle spalle. S'intuisce la presenza di un serial killer che uccide nelle giornate di bufera, e, conseguentemente, la tragica fine della donna scomparsa. Il film è un giallo/thriller con molti elementi classici del genere, ma anche con alcune carenze; la prima è nella caratterizzazione dei personaggi. Se, anche grazie all'apporto del bravo Michael Fassbender, il protagonista è discretamente tratteggiato - sebbene stereotipato : un uomo eclettico, alcolizzato, disturbato ed incapace di mantenere solidi legami sentimentale con chi gli è intorno e gli dimostra affetto; riflessivo e capace, in ambito lavorativo, gli altri personaggi appaiono "piatti". In particolare, l'antagonista, il serial killer, che uccide con modalità particolari e sfida la polizia, si rivela privo di spessore. Niente altro che ossessioni generate da un grave trauma infantile lo spingono in una confusa lotta contro donne al centro di travagliate storie sentimentali, vicende di figli illegittimi e quant'altro. Essendo carente l'aspetto "psicologico" della storia, non rimangono che inteccio e scioglimento. Chi sia l'assassino, non è difficile da capire. Il protagonista vi arriva con dialoghi, ricerche, deduzioni, e anche grazie all'operato della giovane collega, che scopriamo essere spinta da motivi personali. La vicenda è ambientata in una Norvegia dove tutto sembra funzionare bene; sotto l'estremo freddo - rappresentato dai paesaggi bianchi - il quale ispira ordine e razionalità, covano però le braci dell'istinto e del sentimento. Ho visto questo film senza aaver conoscenza della controparte "cartacea", quindi mi sono impossibili i confronti. Come giallo, è abbastanza convenzionale, certamente non sgradevole, ma, in ultima analisi, limitato ad incuriosire lo spettatore sull'identità e la fine del "cattivo" - entambe prevedibilissime.

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