Regia di Ron Satlof vedi scheda film
Secondo "film" di Spider-man degli anni'70, corrispondente al secondo e al terzo episodio tv del telefilm del super-eroe (originariamente intitolato "The deadly dust", "La polvere mortale"). Se nella prima pellicola l'Uomo Ragno se la doveva vedere con un ipnotizzatore folle, stavolta i suoi avversari sono degli studenti universitari ingenui che, per contestare un professore, rubano dell'uranio dalla facoltà e costruiscono una bomba atomica in miniatura (che poi cade nelle mani di biechi terroristi vestiti di nero). Dal punto di vista sentimentale, poi, c'è un simpatico "ménage à trois" fra Peter Parker, la bella giornalista Gayle Hoffmann (Joanna Cameron) e l'Uomo Ragno. Fra New York e Los Angeles, si scatena una caccia ai terroristi, con risvolti umoristici non indifferenti, che vede come protaginista comico il simpatico e burbero giornalista J.Jonah Jameson (Roobert F. Simon). Peggiora il costume dell'Uomo Ragno, che da adesso in poi indosserà sempre in bell'evidenza lancia-ragnatele e ragno-cintura.
Divertente, ma non come quella di Johnnie Spence.
Il finale, con tanto di arresto del super-mega-cattivo in bianco.
Hammond si dimostra nuovamente un ottimo Peter Parker tv, sopratutto quando spiega alla giornalista impicciona Gayle Hoffmann perché per lui i poteri dell'Uomo Ragno sono una maledizione.
Sostituto di David White, non lo fa rimpiangere troppo col suo Jameson. Il suo editore del "DAILY BUGLE" ha abbastanza battute per divertire i fan. Peccato che non fumi il sigaro e che sia troppo vecchio per la parte.
Come giornalista impicciona è perfetta, ma non facciamo paragoni fra lei e la Margot Kidder di "SUPERMAN".
Televisiva, ma molto debitrice delle avventure de "L'UOMO DA SEI MILIONI DI DOLLARI".
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