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Café Express

Regia di Nanni Loy vedi scheda film

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La recensione su Café Express

di emmepi8
6 stelle

Da un soggetto vero, trovato casualmente da Loy durante le tramissioni di uno Specchio Segreto girato nei treni; qui viene ampliato con riferimenti veri e contornato da altri casi, più o meno divertenti, e con una bella atmosfera quasi felliniana di sfonfo. Il punto debole dell'operazione sta in dei lati della sceneggiatura e della regia, che non hanno saputo sfruttare a pieno l'operazione cadendo nel bozzettismo gratuito e caricaturale.
Loy fa il soggettto insieme a Elvio Porta, e lo coosceneggia con lui stesso e e Manfredi; Porta non è certo una garanzia di ottimo sceneggiatore, ma solo di una napoletanità da cartolina e canzone di serie B napoletana, e Loy è caduto nella trappola, facendosi inretire in una operazione molto interessante, ma diventata spicciola nel coro dei personaggi. Meno male che la mano di Manfredi si vede benissimo, in particolar modo nel suo personaggio e qualche contorno che è a diretto confronto con lui, e colloca l'attore in un piano di meraviglia assoluto, con il suo sguardo eduardiano da brivido.
Il finale non mi convince in assoluto e rovina un po' la storia di Abbagnano che ci aveva preso il cuore e non solo.
Cristaldi produce, e sappiamo tutti che è stato un produttore di qualità e di cinema vero, qui qualche cosa gli deve essere sfuggito, e non era da lui.

Sulla trama

La storia di Michele Abbagnano che lavora abusivamente in treno vendendo caffé, ed in questa attività trova la varia umanità che in un treno si affolla, ed a modo di mostrare il lato oscuro della sua vita personale.

Su Adolfo Celi

Partecipazione nel ruolo ababstanza convenzionale dell'ispettore

Su Vittorio Caprioli

Piccola sfaccettatura di un personaggio mellifluo e fortemente negativo, si contine bene in questo ruolo e fa brillare questo piccolo personaggio

Su Nino Manfredi

Sembra l'erede diretto di Edoardo,e forse lo era davvero, anche se l'attore ha avuto sempre la modestia di non ammetterlo, rifiutando sempre gli appocci di De Filippo, per vera modestia. Qui dà il cuore con il suo grande, appassionato e meticoloso approccio al ruolo da fenderci l'anima, credetemi non esagero, peccato solo che il resto del film non rispetti in parte questa impostazione e Manfredi senz'altro non si è reso conto tutto preso dal suo grande lavoro.

Su Vittorio Mezzogiorno

Ruolo piccolo ma estremamente forte, un grande attore, scrupoloso come lo stesso Manfredi (non per niente viene dalla scuola eduardiana, come diversi attori di questo film), con cui ebbe anche una buona collaborazione in altri film come Il Giocattolo e Basta che Non si Sappia in Giro, dello stesso Loy(forse l'unico episodio salvabile del film)

Su Tano Cimarosa

Caratterista bravissimo e riconoscibile, e spesso nelle produzioni di Cristaldi

Su Silvio Spaccesi

Ruolo da cartterista ben gestito, nella dinamica dell'azione, in special modo la scena nel bagno.

Su Nanni Loy

Loy ha fatto delle cose veramente belle al cinema, ma poi si è lasciato andare anche a cose meno eccellenti, ma solo bozzettistiche e quasi da barzelletta. Qui ha la fortuna della presenza di Manfredi che lo sprona in un personaggio davvero da brivido, peccato che il resto lo ha quasi del tutto disatteso

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