Espandi menu
cerca
Addio, Napoli!

Regia di Roberto Bianchi Montero vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 166
  • Post 16
  • Recensioni 10902
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Addio, Napoli!

di mm40
2 stelle

Napoli, anni Trenta del Novecento: l'amore fra l'inglese Tom e Clara, ragazza del luogo, è ostacolato dalle famiglie di entrambi. Lo scoppio della seconda guerra mondiale allontana i due per qualche anno, ma quando lui ritorna in città in veste di ufficiale, ritrova lei con una bambina. E ignora che sia proprio sua, di Tom.

 

Addio Napoli! è un melodramma che coglie l'attimo del neorealismo con una decina d'anni di ritardo, cercando di reinventare il classico canovaccio del genere sotto le luci fosche della seconda guerra mondiale e della ricostruzione del Paese sulle relative rovine. Ma il neorealismo è un genere ormai spento nel 1954 e anche il melodramma stesso non ha molto più da dire: inutile a dirsi, la pellicola finisce molto presto nel dimenticatoio. Con un soggetto di Enzo Avitabile e Giuseppe Valentini, e una sceneggiatura di Ugo Guerra, Edoardo Anton e Mario Pellegrino, il film mette in scena la solita storia d'amore travagliata, fra rivalità, invidie, disgrazie, furti di gioielli, figli illegittimi e, ovviamente date le premesse, bombardamenti e tensioni internazionali (comunque sempre in secondo piano rispetto alla trama sentimentale); Roberto Bianchi Montero, attivo da un decennio circa dietro la macchina da presa, si specializzò in questa prima fase della sua carriera proprio nel filone strappalacrime, ottenendo risultati di poco conto. Già più memorabili, ma non per meriti artistici, saranno i successivi mondo movies e i titoli da lui girati dopo la svolta sexy (culminata nel porno-soft) degli anni Settanta. Qui a sua disposizione ci sono, fra gli altri, Maria Grazia Francia, Tamara Lees, Giorgio De Lullo, Andrea Checchi, Charles Fawcett, Leopoldo Valentini, Dante Maggio e Nino Vingelli; non accreditata compare anche la giovane Virna Lisi in una particina. Per rendersi conto della velocità - e della mancanza di cura che ne consegue - con cui RBM lavorava, basti considerare che nel periodo 1954-59 firmò 15 regie. 2,5/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati