Regia di Taylor Sheridan vedi scheda film
E' un sottile mosaico ad incastri la trama di questo valido thriller, ambientato nelle innevate distese del Wyoming (e quel bianco perenne è anche una efficace scelta cromatica che ben si sposa con l'agghiacciante banalità del male che vi si racconta). Un'agente inesperta dell'FBI, anche se molto preparata ( difficile non pensare a Jodie Foster ne "Il silenzio degli innocenti") si trova invischiata in un caso di stupro ed omicidio, i cui contorni verranno progressivamente svelati strada facendo con un curioso flashback (dipanatore di tutte le nebbie narrative) quasi sul finale del film. Anche se a volte c'è un senso di dejavu', il film si dimostra comunque avvincente sia per gli scenari che per l'abilità nell'incastrare le classiche vicende investigative con la sottile analisi delle condizioni marginali dei tanti nativi americani, relegati ormai a governare su terre dove in realtà non hanno più alcuna reale giurisdizione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta