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Trama

Durante un tour promozionale di un suo libro negli Stati Uniti, uno scrittore tedesco incontra una giovane connazionale e se ne innamora, trascorrendo con lei giorni appassionati prima di tornare a casa da sua moglie e troncare la relazione. A distanza di 17 anni tornerà a New York per lanciare un nuovo romanzo e si ritroverà di nuovo accanto l'amante con cui si dirigerà a Montauk, Long Island, per verificare se i sentimenti sono rimasti intatti nel tempo.

Approfondimento

RETURN TO MONTAUK: AMARE DUE DONNE CONTEMPORANEAMENTE

Diretto da Volker Schlöndorff e sceneggiato dallo stesso con Colm Tóibín, Return to Montauk racconta dell'incontro di due ex innamorati a diciassette anni di distanza dall'ultima volta in cui si sono visti. A Montauk, località all'estremità di Long Island, è inverno quando si rivedono Max Zorn, uno scrittore arrivato da Berlino, e Rebecca, avvocato di New York. In passato, hanno avuto una storia ma erano fin troppo giovani per capire che avevano incontrato l'amore della loro vita. Ritornati a Montauk, sono pieni sia di rimpianti sia di speranze. Si sentono come l'ultimo giorno vissuto insieme, non sanno come invertire il tempo e si chiedono se il loro passato potrà mai avere futuro.

Con la direzione della fotografia di Jérôme Alméras, le scenografie di Sebastian Soukup, i costumi di Majie Pötschke e le musiche originali di Thomas Bartlett, Return to Montauk non è l'adattamento di un libro di Max Frisch (Montauk, 1975) né un diario di viaggio: è semmai frutto di una sceneggiatura originale dedicata alla memoria di Frisch, il cui Homo Faber era stato già trasposto da Schlöndorff nel 1991. Sottolinea il regista: "Io e Max Frisch eravamo molto amici ed eravamo consapevoli di quanto Montauk fosse poco adattabile. Nella lingua dei nativi americani, Montauk significa "fine della terra": si trova infatti alla fine di Long Island, a circa 180 chilometri da Manhattan. Stando lì è come se ci si staccasse dal mondo e si diventasse più vulnerabili ai fantasmi del propri passato. A Montauk Frisch ha ambientato il suo romanzo più autobiografico in cui descrive il fine settimana che egli stesso vi trascorse con la sua amante, una giovane donna appartenente allo staff del suo editore americano che lo aveva accompagnato durante un soggiorno a New York. Ai tempi, Frisch era ancora sposato e la storia per ovvie ragioni finì lì. Di Montauk avevo parlato con cui mentre lavoravo alla trasposizione di Homo Faber (Passioni violente) ed eravamo giunti a una conclusione: il testo era troppo autobiografico e fin troppo d'essai per essere raccontato al cinema. Decenni dopo, però, mi son chiesto cosa ne sarebbe venuto fuori se lo avessi usato solo come punto di partenza. Ho iniziato dunque a lavorare alla sceneggiatura con l'autore irlandese Colm Tóibín, diventato nel frattempo famoso per aver scritto Brooklyn. La sceneggiatura ha finito così con l'assorbire elementi biografici sia miei sia di Colm, offrendo in tal modo una sorta di doppio ritratto allo spettatore. Return to Montauk è diventato alla fine una storia molto emozionale in cui si ha al centro un uomo che ama contemporaneamente e con la stessa intensità due differenti donne: Rebecca e Clara".

Il cast

A dirigere Return to Montauk è il regista, sceneggiatore e produttore tedesco Volker Schlöndorff. Nato a Wiesbaden nel 1939, Schlöndorff. è uno dei più rinomati cineasti tedeschi, conosciuto fondamentalmente per aver portato sullo schermo opere letterarie considerate non filmabili dai più e storie dalla forte… Vedi tutto

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La recensione più votata è negativa

alan smithee di alan smithee
4 stelle

CINEMA OLTRECONFINE  Max Zorn è uno scrittore stimato dalla critica e dal grande seguito di lettori. Il suo ultimo romanzo sta confermando le aspettative commerciali attese e la positiva accoglienza della stampa ne costituisce ideale conforto. Quando gli viene organizzato un soggiorno a New York, sempre legato al lancio commerciale della sua ultima fatica, Max decide di… leggi tutto

1 recensioni negative

2017
2017

Recensione

alan smithee di alan smithee
4 stelle

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