Regia di Manetti Bros. vedi scheda film
I Manetti Bros portano al cinema qualcosa che non solo raramente si vede in Italia, ma è difficile da trovare anche in orizzonti creativamente più prosperi rispetto alla nostra bella penisola. Il film infatti mischia generi che difficilmente riescono ad andare mano per la mano: il gangster movie s'intreccia al musical, entrambi immersi nel tipico spy movie made in USA, con tinte di sceneggiata napoletana. La vera abilità dei Manetti non sta tanto nel narrativizzare (comunque la trama scorre fuida e non priva di colpi di scena) ma nel creare un tutt'uno in cui ogni singolo genere presente assume la sua forma, esprime le sue peculiarità; non cadono nell'errore di buttare sul fuoco materiale tanto per fare corpo. Bella la regia zeppa di citazionismi (da Matrix a Coffy), bravi gli attori (va detto che i Manetti, insieme a Sorrentino, sono gli unici che riescono a far sembrare Buccirosso un attore, e pure bravo). Peccato per qualche scena girata con una computer grafica veramente scadente: se non si hanno i mezzi/soldi, sempre meglio ingegnarsi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta