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Ammore e malavita

Regia di Manetti Bros. vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ammore e malavita

di fratellicapone
8 stelle

...canzoni neomelodiche, sparatorie, comicità, azione in un action movie musicale....

I Manetti bros sono innamorati di Napoli e lo dimostrano con i loro film. E’ un musical, con canzoni rigorosamente neomelodiche sceneggiate con divertenti coreografie e Napoli dilaga in tutto il film fino alla fine dove c’è una vera e propria dichiarazione d’amore per la città. Bella e originale è la scena d’apertura con un pulmino pieno di turisti americani che, con un’imperdibile guida, va a Scampia a vedere le Vele. Ci sarà lo scippo d’ordinanza che renderà la vacanza a Napoli più autentica e da raccontare.

La storia è quella di un capo camorra, don Vincenzo ‘o re do pesce, che controlla tutto il mercato del pesce di Pozzuoli, interpretato da Buccirosso, (nel precedente film Song ‘e Napule era invece dall’altra parte interpretando il questore), che se la cava bene anche come cammorista. Don Vincenzo sfugge, anche se ferito da una pallottola nel sedere, a un attentato del clan rivale, miracolosamente salvato dalla sua guardia del corpo “le tigri” due spietati killer che girano in motocicletta. Don Vincenzo ha i giorni contati e la moglie (una bravissima ed esuberante Claudia Gerini) che si nutre di film pensa di far morire ufficialmente don Vincenzo e uccidere al su posto un suo sosia che fa il negoziante di scarpe. Il piano, tra mille e scoppiettanti episodi, sembra riuscire, ma all’ospedale dove viene ricoverato in segreto per la ferita lo vede un’infermiera superprecaria Fatima e don Vincenzo ordina alle tigri di ucciderla. Ciro (un bravissimo Giampaolo Morelli), una delle due tigri, la trova ma Fatima era stato il suo amore di ragazzo mai dimenticata. Non la uccide e la nasconde. La storia procede tra mille colpi di scena (e forse di dilunga troppo) fino ad un happy end finale. E’ un film ben fatto nel suo genere e l’attore che più mi è piaciuto è stato Giampaolo Morelli nella parte di Ciro. Freddo, gliaciale e implacabile (molto meglio che nell’ispettore Coliandro). Dice un'unica frase che in qualche modo lascia capire chi è veramente Ciro. Quando ha la possibilità di diventare un capo camorra ed essere ricchissimo e felice dice: la felicità era quando da ragazzo stavo su uno scoglio a Mergellina a bere una birra.

E’ un action movie musicale, un genere che non ho mai visto e mi è piaciuto molto. Lo consiglio a tutti.

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