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Dunkirk

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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La recensione su Dunkirk

di tobanis
7 stelle

Ricostruzione molto interessante e avvincente di un episodio storico.

Si racconta un celebre momento della II GM: le truppe inglesi (e francesi), spazzate via dai nazisti, raccolte su una spiaggia a Dunkerque nella speranza che venissero a prenderli. Non parliamo di 4 gatti, parliamo del grosso dell’esercito inglese e di buona parte di quello francese, con i nazisti che, errore madornale, non impedirono alla fine la fuga di queste truppe, che sarebbero poi tornate per dargli tante botte meritate.

I numeri di tale impresa sono impressionanti, con circa 300.00 soldati che vennero fatti fuggire, con centinaia di navi di ogni tipo (tantissime civili) che dall’Inghilterra accorsero in Francia per prelevare quanti più uomini potevano. In pratica, chiunque aveva una barca, anche piccola, anche da pesca o da turismo, salpò e andò in Francia a prendere qualcuno.

E qua abbiamo la prima cosa strana del film, che per altre cose è fatto benissimo: sulla spiaggia saranno quanti ne vediamo, boh, mille soldati? Vogliamo dire due mila? Tremila? Cinquemila, signora, che faccio lascio? Lasci pure, ma siamo lontanissimi dai numeri reali. Le barche che accorrono, nel film quante sono? 20-30? 50 (non direi)? Perché in un mondo cinematografico dominato dalla computer graphic non si è riusciti ad avere un risultato più veritiero e così banale da realizzare? Scopro poi che il regista Nolan ha voluto essere più realista del re, e dunque per quanto possibile usò aerei del tempo, veri, barche vere ed evidentemente non aveva in magazzino quei 100-200 mila ragazzi da trasformare da comparse a soldati. Scelta però alla fine discutibile, direi, perché si ha in definitiva non l’evacuazione di Dunkerque, ma la fughetta da Dunkirk.

Peraltro, scelta invece condivisibile, il regista si sofferma sulle storie individuali di alcuni ragazzi, sulle piccole storie di aerei, barchette e soldatini.

Questo è il punto di forza e il più interessante, le loro storie sono avvincenti e, complice una colonna sonora eccellente, ti fanno volare via il film che non ti accorgi. Ti accorgi invece che ora, in una società che considera ragazzi quelli di 35 anni, vedi che i protagonisti sono quasi tutti dei ragazzini, che avranno a malapena 20-25 anni. Che incredibile spreco, che numero infinito di morti inutili, andassero a fare le guerre i vecchi che le dichiarano, così almeno poi l’INPS risparmia. Ma vabbè, questo fu, a causa della follia nazista, e questo viene raccontato; per quanto sopra e perché lo ritengo congruo, darò un 7, ben meno del grande pubblico, che fu più entusiasta. Il film ebbe costi elevati ma buoni incassi, non ci furono problemi di nessun tipo, fu un buon successo. Vinse l’Oscar per il montaggio e i due Oscar per il sonoro; per il film venne battuto da La forma dell’acqua, c’erano altre 4 nomination che andarono male, tra cui quella a Zimmer per l’ottima colonna sonora, battuto anche lui da La forma dell’acqua.

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