Venticinque anni nella vita di Olive Kitteridge, rigorosa insegnante di matematica in pensione: una donna il cui carattere spigoloso, unito a una spiccata sensibilità critica, le procura attriti con i famigliari e incomprensioni con gli abitanti della comunità. Affrontando lutti e problemi di depressione, attraversa l’esistenza indagando l’animo di chi le sta accanto.
Olive Kitteridge - Di cosa parla
La storia è ambientata nella città di fantasia di Crosby, nel Maine: un villaggio balneare situato sull’Oceano Atlantico. Olive Kitteridge, insegnante in pensione, vive con il marito Henry, farmacista del paese, uomo mite e fedele, e il figlio Christopher che accusa il disagio della preponderante figura materna. Altre figure importanti sono le due sorelle di Olive, Winnie e Julie, quest’ultima abbandonata in procinto di sposarsi ma che non si lascia soverchiare da una vita di privazioni.
Olive rappresenta la coscienza critica dell’intera comunità del piccolo villaggio: acuta osservatrice e dotata di una spiccata sensibilità è comunque un personaggio contraddittorio capace di capire le meschinità, i segreti e le ipocrisie dei suoi concittadini, ma che poi si rivela altrettanto fragile e vittima delle debolezze e delle imperfezioni del proprio animo complesso. Olive è una moglie devota ma al contempo sempre in bilico tra il desiderio di fuga e la complicità con il marito Henry, con il quale dà vita a intensi siparietti famigliari, ed è una madre severa al limite dell’anaffettività, cosa che la mette spesso in contrasto con il figlio.
La miniserie è tratta dal romanzo omonimo di Elizabeth Strout, premio Pulitzer nel 2009. La protagonista Frances McDormand ha acquistato i diritti sul libro ritagliando per sé il ruolo della vita. Come collaboratori lei stessa ha scelto la scrittrice Jane Anderson per sviluppare la sceneggiatura e la regista Lisa Cholodenko, oltre al co-protagonista Richard Jenkins.
Di fatto la serie Olive Kitteridge è strutturata come un film composto di quattro puntate che racconta altrettanti momenti della vita di Olive lontani tra loro nel tempo e riesce a garantire alla storia sullo schermo la stessa coralità espressa nel libro poiché è l’intera cittadina, con le storie intrecciate dei suoi abitanti, la vera protagonista dei tredici episodi che compongono il romanzo.
I caratteri sono in questo modo tutti approfonditi e dettagliati: personaggi di cui Olive è spesso semplice osservatrice, intelligente e critica.
Oltre agli interpreti principali sono presenti in parti minori attori di alto livello come Bill Murray, Rosemarie DeWitt e Peter Mullan. Dal punto di vista tecnico, la qualità è garantita da tecnici provenienti dal mondo del cinema come Frederick Elmes, direttore della fotografia per David Lynch; la scenografa Julie Berghoff già collaboratrice della regista per I ragazzi stanno bene; il compositore dei fratelli Coen, Carter Burwell e la costumista Jenny Eagan, proveniente dalla serie cult della HBO, True Detective.
Il cast
Olive Kitteridge è interpretata da Frances McDormand. Attrice americana, moglie del regista e sceneggiatore Joel Coen con il quale ha girato le opere più importanti della sua carriera: Blood Simple, Arizona Junior, L'uomo che non c'era e Burn After Reading arrivando al premio Oscar come Miglior attrice non… Vedi tutto
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Frances McDormand
Olive Kitteridge
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Richard Jenkins
Henry Kitteridge
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Ken Cheeseman
Harmon Newton
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Ann Dowd
Bonnie Newton
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Adam J. Freeman
Doyle Larkin
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Donna Mitchell
Louise Larkin
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Martha Wainwright
Angela O'Meara
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John Gallagher Jr.
Christopher Kitteridge
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Peter Mullan
Jim O'Casey
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Rosemarie DeWitt
Rachel Coulson
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Guida agli episodi
Recensioni
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* * * * ¼ Variazione sul tema : la pistola di Cechov. Cammina, fino a quando decide che lì dov'è giunta finora può anche andar bene. Stende una coperta di lana sul tappeto di foglie nel mezzo di un bosco ammantato d'autunno del Maine, tira ed allunga l'antenna di una vecchia radio portatile multibanda della Sony a… leggi tutto
Produzione e ricezione
Olive Kitteridge è una miniserie televisiva statunitense composta da quattro episodi trasmessa dal canale HBO nel 2014. È diretta da Lisa Cholodenko e basata sull'omonimo romanzo del 2008 di Elizabeth Strout, interpretato e co-prodotto da Frances McDormand.
La miniserie è stata presentata in anteprima alla 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, nel 2014. È stata trasmessa sul canale via cavo statunitense HBO il 2 e 3 novembre 2014. In Italia è andata in onda su Sky Cinema 1 dal 23 al 30 gennaio 2015.
Olive Kitteridge è stata accolta in modo entusiastico sia dal pubblico che dalla critica. In particolare ha ricevuto riconoscimenti per la sua sceneggiatura, la sua regia e l'interpretazione di Frances McDormand.
Il sito Rotten Tomatoes le ha assegnato un'accoglienza positiva del 95%; IMDB premia la produzione con un 8,4 su 10.
La serie nel 2015 ha vinto otto Emmy Award: Miglior miniserie; Miglior attrice in una miniserie o film per la televisione (Frances McDormand); Miglior attore in una miniserie o film per la televisione (Richard Jenkins); Miglior attore non protagonista in una miniserie o film per la televisione (Bill Murray); Miglior regia per un film, miniserie o speciale drammatico (Lisa Cholodenko); Miglior sceneggiatura per un film, miniserie o speciale drammatico (Jane Anderson); Miglior casting per una miniserie, film o speciale a (Laura Rosenthal e Carolyn Pickman); Miglior montaggio video per una miniserie o film single-camera a (Jeffrey M. Werner).
Le stagioni
Stagione 1
Venticinque anni nella vita di Olive Kitteridge, del marito Henry e del figlio Christopher. Miniserie trasmessa sul canale statunitense HBO il 2 e 3 novembre 2014. In Italia è andata in onda su Sky Cinema 1 dal 23 al 30 gennaio 2015.
Commenti (3) vedi tutti
Hold On. Not Yet.
leggi la recensione completa di mckOttima miniserie con una superlativa Frances McDormand
leggi la recensione completa di Furetto60che forza, che intensità, che botta! 4 ore di altissimo cinema con la regia di una Lisa Cholodenko che mai si era espressa a questi livelli nelle opere cinematografiche precedenti...quando la TV fa miracoli.
commento di giovenosta