Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
La solitudine dell'essere umano per Coppola, una condizione eterna come avrebbe più tardi proferito il suo "Dracula". Così la notizia di gravidanza apre gli occhi di una giovane moglie, è il fischio del treno di una libertà che sa di panico. Non puoi tornare a casa perché capisci che non hai una "casa", cioè un intreccio di relazioni di cui farti nido. Ma questa assenza di collocazione ti spiazza, inoltre, quando meno te lo aspetti, il bisogno dell'altro prende ancora il sopravvento e, finale predestinato di un destino qualunque, è di nuovo dolore e rammarico. Non puoi abortire l'altro, perché è dentro di te, nasce in te, sei te: uno, nessuno, centomila.
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