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Caccia selvaggia

Regia di Peter R. Hunt vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Caccia selvaggia

di axe
7 stelle

Canada settentrionale, inizio anni '30. Il trapper Albert Johnson è costretto a difendersi da un gruppo di balordi con i quali aveva avuto, in passato, degli screzi. Assediato all'interno della sua baita, uccide uno di loro. Il solitario Albert, non avendo alcun testimone a favore e sospettato d'essere un assassino che compie omicidi in zona, inizia una difficile fuga a piedi in direzione dell'Alaska. In molti l'inseguono, chi per incassare la taglia posta sulla sua testa, chi per portare a termine un progetto di vendetta; il sergente delle Giubbe Rosse Edgar Millen lo fa per adempiere al suo dovere di poliziotto. "Caccia Selvaggia" è un film d'azione e d'avventura diretto da Peter Hunt ed interpretato da due "duri" d'eccezione, Lee Marvin (Edgar) e Charles Bronson (Albert). Nel racconto sono presenti i topoi del genere western. Teatro della vicenda sono foreste, colline, pendii innevati. Il contesto sociale è quello dei cacciatori di animali da pelliccia; individui induriti da una costante lotta contro una natura ostile e contro i loro simili, i quali contendono le poche risorse che il territorio concede. Tra questi uomini, avvezzi alla violenza - come mostrato nella sequenze d'apertura, le quali mostrano i crudi combattimenti tra cani - ed al confronto "maschio", non manca chi, rispetto ad altri, è dotato di una maggiore sensibilità. E' il caso di Albert Johnson, il quale si prende cura di un animale ferito. Naturalmente, ciò non vuol dire che egli abbia un carattere remissivo. Si difende con ferocia e determinazione dai suoi rancorosi avversari, pur non avendo nulla di personale contro di loro. Chi, nei suoi confronti, tenta un approccio non violento, è il poliziotto Edgar Millen, uomo temprato da decenni di vita in un territorio difficile. Egli non ha alcune interesse personale nella cattura di Albert; s'impegna in ciò in quanto rappresentante della legge. Coadiuvato da un giovane collega di molto entusiasmo e scarsa esperienza, ed un più anziano agente di colore, egli dirige la ricerca di Albert, da subito in fuga in quanto assolutamente convinto che la sua versione dei fatti non sarà creduta, con la non secondaria incombenza di tenere a bada chi, per un motivo o per l'altro, partecipa alle operazioni pur privo di capacità, esponendosi al tiro micidiale del trapper, il quale, apprendiamo, ha un passato da militare. Tra preda e cacciatore s'instaura un particolare legame. Uomini di una certa età, hanno condiviso i disagi di una vita in una terra aspra. Albert è indifferente all'incedere della modernità; Edgar addirittura riluttante. Aereoplani, radio, giornali ed altri mezzi d'informazione iniziano ad essere comuni anche in quelle lande desolate. Per i due eroi, è la fine del mondo come loro l'hanno conosciuto e vissuto. La condivisione di idee, sentimenti, percezione della realtà, prospettive porta Edgar ed Albert a correttezze e rispetto reciproci. Albert non spara contro Edgar quando egli gli si rivolge per intavolare una trattativa; Edgar risparmia l'antagonista negli ultimi istanti del racconto, consentendogli di mettersi in salvo ed approfittando della presenza sul posto di un cadavere irriconoscibile, per dar soddisfazione agli altri inseguitori del cacciatore. Sia Charles Bronson, sia Lee Marvin, sono a loro agio nei ruoli assegnati. Trasmettono determinazione e pazienza; abituati ad una vita difficile, non hanno illusioni di sorta. Il personaggio di Albert Johnson va incontro alla propria sorte con rassegnazione, iniziando una incerta fuga in condizioni climatiche proibitive. Edgar farebbe volentieri a meno di dargli la caccia; è stanco e disgustato. Ma il ruolo - e la presenza di un giovane collega, cui dare un buon insegnamento - lo spingono ad andare avanti. "Caccia Selvaggia", può essere dunque inteso con un western tardivo, e ... crepuscolare; violento, ricco d'azione, non lascia spazio alla noia. Tra le più interessanti sequenze, il "duello" tra il trapper ed un pomposo aviatore, il quale lo bracca portando il suo velivolo a bassa quota ... per essere infine abbattuto da un colpo di fucile ben piazzato. I tempi cambiano, ma i veri uomini restano.

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