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Sister Act - Una svitata in abito da suora

Regia di Emile Ardolino vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Sister Act - Una svitata in abito da suora

di Marco Poggi
6 stelle

Film per molti di culto e un po' troppo sopravvalutato, secondo me. Commedia giallo-musicale diretta al regista di "Dirty Dancing - Balli Proibiti" che sembra una versione gospel e in abito talare di "Tutti insieme appassionatamente". Non male, ma preferisco la Woopi Goldberg sboccata e più acidella di "JUMPIN' JACK FLASH".

Film per molti di culto e un po' troppo sopravvalutato, secondo me. Volete una Woopi Goldberg veramente spassosa? In "JUMPIN' JACK FLASH""AFFITTASI LADRA" e "GHOST FANTASMA",, l'attrice è al massimo della comicità (soprattutto nei primi due di fine anni'80,, dove è veramente politicamente scorretta e quasi una risposta femminile a Eddie Murphy). Questa commedia gialla  e musicale non è malvagia, al contrario è più che dignitosa (Woopi che spinge le sue "consorelle" ad uscire dal convento, per andare a mescolarsi fra la gente è un bel messaggio), ma ciò che veramente è divertente non è l'arttrice che,  nei panni di una cantante di Las Vegas  sotto copertura, insegna alle suore la musica gospel (le messe domenicali che "puff" diventano quasi dei concerti e che riempiono la parrocchia di credenti, grazie al coro che mette sù "Suor Maria Claretta" e che arriva anche a cantare per il papa, in visita in America, manco fosse un remake di  "TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE"), ma le varie suore dai caratteri  e dai nomi diversi, fracui spicca la madre superiora di Maggie Smith, che, però, è l'unica suora a non cantare. Simpatico Harvey Keitel, nei panni del boss che perseguita la Goldberg, in uno dei suoi rari film leggeri della sua carriera. La regia è di Emile Ardolino, quello che portò al successo "DIRTY DANCING - BALLI PROIBITI", nel 1987, e si vede la differenza con il seguito di Bill Duke.

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