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Passione violenta

Regia di Vicente Aranda vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Passione violenta

di robotpb
7 stelle

Un classico del noir mediterraneo, meno poeticamente ossessivo del libro, del quale è un adattamento, ma da rivedere, come da rileggere è il libro, perché alle origini della pulp-fiction tarantina.

Ora che il genere hard-boiled o pulp ha grande fama tanto nella letteratura quanto nel cinema, rispolveriamo letture e visioni che hanno fatto “sodo” il poliziesco, infarcendolo dell’aspetto più oscuro della società: il degrado della città industriale, la criminalità organizzata, ma anche la corruzione dei pubblici poteri.

Andreu Martin, alla fine degli anni ‘70, è tra i creatori della narrativa novela negra postfranchista, romanzi giallo-polizieschi, ambientati tra le strade della sua città, Barcellona o , meglio, per i vicoli del quartiere vecchio, il barrio più povero della capitale catalana, lungo la Rambla. Come Protesi, editato in Italia da Granata Press con la copertina di forte impatto visivo dell’illustratore Lorenzo Mattotti e del grafico Ghiddi (copertina "Protesi" Mattotti&Ghiddi), dove “battersi, combattere, uccidere per non essere uccisi, è l'unica cosa che da un senso al vuoto, all'inutilità dei suoi giorni. Finalmente ha ritrovato il Nemico” (da Protesi).

I suoi romanzi mostrano una puntuale costruzione psicologica dei personaggi, chè la laurea in psicologia ad Andreu Martin non serve per esercitare la professione, ma per una profonda conoscenza del mondo della follia e delle ossessioni.

Quando il produttore spagnolo Carlos Duràn mostra al regista spagnolo Vicente Aranda Protesi, a questo piace, ma trova difficoltà a scriverne la sceneggiatura: quel rapporto di sesso e violenza omosessuale _ Aranda si era già sentito a disagio nell'affrontare il tema dell'omosessualità nel suo film Cambio de sexo _ diventa, cambiando il sesso del protagonista da maschile in femminile, una storia violenta di sesso e morte tra una coppia eterosessuale. E lo stesso autore del romanzo, Andreu Martin, concorda.

Al casting la produzione francese, la produzione del film è franco-spagnola, impone la scelta di due attori francesi per i ruoli principali al fine di una maggiore commerciabilità del film in Francia, e il regista, Vicente Aranda, sceglie l’attrice Fanny Cottencon, che darà il titolo al film: così Fanny Pelopaja è l’adattamento cinematografico di Protesi di Andreu Martin. Il film manipola i caratteri tipici del giallo hard-boiled, con uno sguardo disincantato sugli uomini e le donne, sul lato più oscuro e violento della società, mai giudicante: Fanny Pelopaja è una dark lady biondo ossigenata, appunto pelo paja, bellissima e inaccessibile, dal fascino perverso, che attira l'eroe decadente, il poliziotto corrotto Gallego, sposato con figli, ma che alcuno in casa ascolta più. Gallego riesce a far evadere il compagno di lei dal carcere, ma poi lo ammazza e fracassa a lei tutta la dentatura con i colpi del calcio della sua pistola, costringendola per sempre a una protesi: la donna ossessionata dalla vendetta e il poliziotto corrotto non potranno che scontrarsi all’ultimo sangue sotto le lenzuola del letto di una camera d’albergo.

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