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Cabal

Regia di Clive Barker vedi scheda film

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La recensione su Cabal

di passo8mmridotto
7 stelle

Orrore, fantascienza, mistero. Midian, ovvero il fascino perverso della discesa agli inferi di un uomo in fuga alla utopistica ricerca della salvezza.

Midian è un cimitero - santuario popolato da una comunità mostruosa e allucinante, fantasmi in fuga dalla razza umana, nascosti nelle profondità che custodiscono demoni e morti.

Alle porte di Midian arriva Boone (Graig Sheffer), inseguito dalla polizia prima e dopo la morte, accusato di crimini efferati.

Midian è il rifugio ideale, l'approdo sicuro, per Boone, ma il suo arrivo in quel mondo fino a quel momento oscuro e nascosto, mette in pericolo le terrificanti creature che lo popolano, la "stirpe della notte" rischia l'estinzione. Soprattutto quando la polizia e lo psichiatra psicopatico Deker (David Cronemberg) scoprono il nascondiglio di Boone: lo sterminio totale sembra inevitabile.

"Cabal" è il secondo film di Clive Barker, eclettico scrittore - regista - pittore, tratto dal suo romanzo omonimo, in cui entrano orrore, fantascienza, fantasia, poesia mistica e visionaria, nonchè l'amore: Lori (Anne Bobby) non abbandonerà mai il suo Boone, neppure davanti alla morte e al terrore che incute Midian.

D'altronde, lo scrittore Barker non nasconde di parteggiare per i mostri in pericolo, a scapito della psicoanalisi e della polizia, che passano inevitabilmente in negativo.

Nel rapporto passionale che lega Lori al suo sfortunato Boone, è evidente il riferimento a Orfeo e Euridice, mentre per le creature mostruose che affollano Midian, si possono trovare connotazioni a vampiri e licantropi, ma anche obbliquità con l'Inferno di Dante.

Come in "Hellraiser", primo film di Barker, anche in "Cabal" il ruolo di Lori come "eroina" incastonata nel racconto quale gemma preziosa, costituisce presenza determinante nel dipanarsi dell'incubo di Midian: la figura di Lori è positiva, sfugge alla contaminazione cui tutti gli altri esseri mostruosi non possono sottrarsi, Boone compreso.

Allucinanti metamorfosi trasformano tutto e tutti, in un viaggio negli inferi dove anche l'aspetto stesso del demonio risulta essere rassicurante.

Persino il dottor Deker, lo psichiatra - killer, si trasforma in mostro umano indossando una maschera di cuoio con cerniera e bottoni al posto di bocca e occhi: un modo come un altro per nascondere il lato oscuro delle sue pulsazioni più orribili alla propria coscienza.

 

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