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84 Charing Cross Road

Regia di David Jones vedi scheda film

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La recensione su 84 Charing Cross Road

di LorCio
8 stelle

È qualcosa di più rispetto alla trasposizione cinematografica di un libro. E che libro. Non era facile portare sul grande schermo una corrispondenza tra due persone che non si incontrano mai e il cui rapporto si basa sulle lettere. Perciò la scommessa è vinta doppiamente: quello di David Jones è un film squisito che racconta un’amicizia anomala con i toni della commedia sentimentale, elegante e delicata, con qualche sferzata più amarognola. La scrittrice newyorkese squattrinata Helene Hanf comincia ad intrattenere una relazione mediante lettere con il libraio londinese Frank (che lei chiama Frankie, all’americana) Doel, sposato all’irlandese Nora e con due figlie. Nei vent’anni di corrispondenza, non riusciranno mai ad incontrarsi, vuoi per dei denti da incapsulare, vuoi per la di lui dipartita. È un film epistolare, retto tutto sulla efficacia e sulla potenza delle parole, sul modo dissacrante e irridente con il quale Melene chiede libri e ringrazia e parla e su quello più pacato, più puramente british, con il quale Frank risponde. Attraversando una società che velocemente cambia, mode che passano, regine che salgono al trono, è anche un curioso spaccato sulle storie della Gran Bretagna e degli U.S.A. (emblematiche le scene del gruppo di inglesi che guarda alla tv l’incoronazione di Elisabetta II, l’arresto accidentale di Helene e la rivelazione di stima di Frank verso i Beatles ma non nei confronti dei loro fans). Tra citazioni e rimandi, tra un Jane Austen e un Geoffrey Chaucher, è un film da non perdere, non solo per le incantevoli musiche, ma anche per le maiuscole performance dei due mostri sacri in scena: un sobrio e placido Anthony Hopkins e una splendida e sublime Anne Bancroft, alla quale il marito Mel Brooks, produttore, servì sul piatto d’argento questo strepitoso personaggio.

Sulla colonna sonora

Incantevoli.

Cosa cambierei

Voto: 8.

Su Jean De Baer

Molto bene.

Su Judi Dench

Enorme anche in parti non sempre all’altezza di lei.

Su Anthony Hopkins

Sobrio e placido, quieto e strepitosamente british.

Su Anne Bancroft

Splendida e sublime, illuminata da luci incantevoli, è assolutamente magnifica.

Su

Educata e intimista.

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