Regia di Michael Caton-Jones vedi scheda film
Un bel racconto sull’adolescenza impregnato di speranzoso ottimismo americano. Fine anni ’50: Caroline (Barkin) e il figlio Toby (Di Caprio) in cerca di stabilità familiare ed economica, si trasferiscono presso Dwight (De Niro). Abbandonano la città per un ambiente provinciale, intollerante e bigotto, incarnato, nel peggio, nella figura stessa di Dwight. Rozzo, patriarcale e violento, afflitto da un perenne complesso d’inferiorità verso il brillante e ribelle Toby, desideroso invece di fuggire da questa realtà retrograda e frustrante. Per Dwight la famiglia è solo un bene utilitario, i cui interessi sono secondari ai suoi, in quanto capofamiglia acui tutto è dovuto. Vittimismo e gelosia, egocentrismo e misoginia lo isoleranno anche dalla moglie, che riconobbe in lui, ingenuamente, un barlume di prosperità.
Toby forte della sua intraprendenza e caparbietà, si riscatterà del suo patrigno-padrone e, questa volta, sarà la madre a seguirlo.
Il duello attoriale tra De Niro e “l’enfant prodige” Di Caprio, è vinto dal secondo.
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