Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film
Un film che rispecchia una certa visione di cui gode il nostro Paese all'estero, una sorta di "Io ballo da sola" in versione omosessuale, anche se è indubbio che il film sia in grado di affrontare con una certa orgininalità la tematica di un amore che nasce e muore come una bella fiammata presto spenta.Coraggiosa anche la scelta di non lasciare nulla al caso, di non mascherare anche gli aspetti più intimi, di lavorare su due piani paralleli tra la ricerca di una normalità solo apparente e la voglia di qualcosa di nuovo, non necessariamente di trasgressivo. Sullo sfondo di una Pianura Padana bella e immutata (forse troppo da cartolina, ma è una vetrina su un angolo spesso trascurato dalla nostra cinematografia) si muovono personaggi quasi da romanzo d'appendice, trascinati dalle musiche e dalle atmosfere di quei primi,spensierati anni '80. Una ottima confezione visiva e musicale, forse però troppo superficiale nell'affrontare il dramma esistenziale di una scoperta e di una svolta, anche se va dato atto a Guadagnino di aver fatto un bel passo avanti rispetto alla sua precedente filmografia (e non mi riferisco certo a Melissa P., che considero quasi un errore di gioventù). Forse le candidature all'Oscar sembrano eccessive, anche se va considerato lo sguardo ed il gusto americano nel rapportarsi al nostro cinema.
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