La recensione su Jurassic Park

di Furetto60

7 stelle

Tratto da un bellissimo romanzo di Chrichton, è spettacolare, ma riduttivo rispetto al lavoro dello scrittore americano

Uno scienziato ,compie uno spericolato e rivoluzionario esperimento.Partendo da tracce di sangue succhiato a dinosauri quelche milione di anni prima ,da zanzare,del periodo mesozozoico, rimaste imprigionate nella resina fossile, riesce a isolarne il DNA e grazie alla tecnica della clonazione ,ricostruisce in laboratorio diverse specie di dinosauri,sia erbivori che carnivori. Quindi Il magnate statunitense John Hammond, realizza in gran segreto, sull'isola Nublar, al largo del Guatemala, il luna park più soprendente e più fantasmagorico e incredibile mai concepito e realizzato,per la gioia di grandi e piccini di tutto il mondo, popolato da una enorme varietà di animali preistorici.

Purtroppo però , non tutti i dinosauri sono buoni,alcuni diventano aggressivi e la situazione sfuggirà di mano, anche a causa del boicottaggio,perpetrato dal perfido Nedry, il responsabile dei sistemi informatici,e a farne le spese sarà il gruppetto formato da dottor Alan Grant con due suoi nipotini, Lex e Tim, un esperto paleontologo,Ellie Sattler, paleobotanica, l'avvocato Donald Gennaro, e il matematico, Ian Malcolm,dopo rocambolesche peripezie, riusciranno in qualche modo a cavarsela.Tuttavia l'impresa,risulterà fallimentare e costerà diverse vite umane,i superstiti riusciranno a lasciare l'isola ,dopodichè verrà distrutta,con tutti i suoi "insoliti"abitanti" onde evitare guai peggiori.

Rispetto al romanzo di Michael Crhrichton, da cui trae ispirazione, il copione è decisamente impoverito,anche se l'utilizzo degli effetti speciali, fusione di elettronica computerizzata e immagini digitali,per l'epoca una vera novità, è sbalorditivo.Però tutto si riduce ad un baloccone,pirotecnico sul piano visivo,ma scarso su quello introspettivo.

I temi che il compianto scrittore americano,uomo di grande fantasia,ma anche di scienza ,aveva sviluppato nel romanzo, solo sono appena accennati.

"in primis" il rapporto tra uomo e natura.L'uomo si sforza di sottometterla e la natura che è più forte si ribella,Poi ,una riflessione sul potere della scienza e la responsabilità che ne consegue. Secondo Chrichton, la maggior parte dei poteri richiede un sacrificio per ottenerli. Sacrificio che si traduce in disciplina che sarà poi la chiave per ottenere quel potere,Il potere scientifico invece, è una ricchezza ereditata, ottenuta senza disciplina e pertanto in qualche modo iniqua

"La teoria del caos" viene solo citata nel film ,nel libro c'è invece un interessante approfondimento.

Insomma la trasposizione al cinema , snatura molto l'opera dello scrittore,pur suscitando consenso e un tale successo di pubblico da dare la stura ad una sfilza di sequel.

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