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La valle dell'Eden

Regia di Elia Kazan vedi scheda film

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La recensione su La valle dell'Eden

di maso
10 stelle

 

 

Risultati immagini per la valle dell'eden

 

 

Primo film a colori di Kazan, primo film con James Dean protagonista assoluto con e senza cinepresa in funzione ma anche unico lungometraggo dei tre in cui recitò che ebbe modo di vedere dato che uscì prima della sua morte, già questi elementi rendono East of Eden un film attraente per chi ama il cinema classico, partorito in un'epoca di grande fermento artistico ma oltre a ciò è un film molto bello che fila dritto come un treno fin dalla partenza in cui si vede James Dean sopra di esso viaggiare a talento spiegato verso l'intreccio della trama e alla conseguente conclusione.

Il romanzo di John Steinbeck da cui è tratto fu mozzato in fase di sceneggiatura proprio per centralizzare la storia sulla figura irrequieta di Caleb Trask oltre al fatto che Kazan riteneva noiosa tutta la prima parte in cui si narra l'incontro e il consolidarsi del rapporto tra i coniugi Trask che emerge poi nel film con effetto retroattivo, nel senso che attraverso la ricerca di Caleb della madre che credeva morta scopriamo che Kate Trask non accettaò le costrizioni e l'amore soffocante del marito preferendo abbandonare i propri figli, il film può così concedere la scena a James Dean calato in un personaggio che gli sta addosso con una aderenza devastante tanto che Stainbeck disse che Dean non interpretava Caleb ma era Caleb e Kazan dichiarò che sctitturare Dean in questo ruolo fu la scelta migliore di tutta la sua lunga carriera.

La scena è tutta per il bello e dannato James Dean e la sua tecnica recitativa incentrata sul metodo dell'actor studio che come si sa prevede una immedesimazione totale per esprimere in maniera ottimale le sfumature caratteriali di un personaggio, e chi meglio di Dean che rimaneva in parte per una mezz'ora abbondate una volta finite le riprese giornaliere, con le sue contorsioni fisiche dettate da un istrionismo straripante al quale aggiungeva tocchi semplici e umanamente geniali come il tenersi la pipì per un giorno intero prima di girare la scena rivelatrice con Julie Harris/Abra in cima alla ruota panoramica in cui i suoi movimenti nervosi sono anche spinti da una vescica gonfia.

L'ambiente rurale della California di inizio secolo con gli echi della prima guerra mondiale in sottofondo è messo in immagini da Kazan con penetrante efficacia, un tappeto perfetto sul quale muovere i personaggi e la storia drammatica di Caleb Trask che vive la propria esistenza in contrasto con un padre bigotto che non comprende l'amarezza provocata nel primo genito dalla propria latente indifferenza e mancanza di affetto che riversa invece sul fratello Aron ritenuto erroneamente più equilibrato e capace oltre che prossimo alla vita coniugale ma sarà prprio Abra la sua ragazza a scorgere nell'irrequieto Caleb il ragazzo da amare con ovvi attriti fra i due fratelli e forte rimando all'episodio biblico di Caino e Abele, oltre ad essi c'è l'elemento destabilizzante della scoperta di una madre mai avuta e ritenuta defunta che al contrario si guadagna da vivere gestendo un bordello a Monterrey.

L'intreccio dei rapporti di questi personaggi porteranno ad un vero e proprio collasso famigliare in cui Caleb che sembrava il più fragile e vulnerabile si rivelerà il più forte e coriaceo nell'accettare anche l'amara realtà delle cose.

Un film del '55 che mette in luce immagini così belle da farlo sembrare di quasi dieci anni dopo è da apprezzare e valorizza ancora di più la prova di un gigantesco Dean che si fa ammirare dal suo pubblico in tutto lo splendore dell'istrionismo che lo animava: la prima zuffa con Timothy Carrey sotto gli occhi di una madre indifferente, il nascondino nel deposito del ghiaccio con lo sfogo improvviso dei blocchi gettati nello scivolo, l'abbraccio improvvisato al padre dopo la delusione del mancato apprezzamento del denaro guadagnato sono fra le migliori sequenze filmate di questo divo predestinato che era qui al primo atto della sua personale, breve e intensa tragedia nel mondo del cinema.

La candidatura all'Oscar da esordiente fu postuma e non gli valse il premio che andò invece a Jo Van Fleet nel ruolo della madre sfuggente che come Dean era al suo primo film, un bel record.

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