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Butch Cassidy

Regia di George Roy Hill vedi scheda film

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La recensione su Butch Cassidy

di champagne1
8 stelle

1890, Wyoming. La banda guidata da Butch Cassidy e Sundance Kid, due abili rapinatori di banche, assaltano il treno portavalori della Union Pacific non solo nel viaggio di andata, ma anche in quello del ritorno, confidando nel fatto che la seconda rapina risulti inaspettata. Ma durante il secondo assalto interviene una pattuglia di uomini della Legge che li inseguono e costringono alla fine a rifugiarsi in Bolivia. Saranno in grado lì di rifarsi una vita?...

George Roy Hill dirige un film perfetto, basato sulla sceneggiatura di William Goldman (che vinse l'Oscar) molto aderente a fatti realmente accaduti. Lo sceneggiatore aveva concluso il suo lavoro sin dal decennio precedente, ma non aveva mai trovato una produzione disposta a realizzarla per i più vari motivi, uno dei quali era la difficoltà di accettare di far svolgere una parte significativa della trama in Sudamerica. Ma Hill la riesce ad esprimere pienamente quei contenuti ,riuscendo anche a infilarci il suo sguardo disincantato sull'epoca western: tutto il film è un susseguirsi di azioni eroiche o spericolate subito bilanciate da atti di pavidità (vedi la richiesta di arruolamento per sfuggire agli sceriffi) o da battute sdrammatizzanti, tra cui mi limito a ricordare le esilaranti lezioni di spagnolo prima della rapina della banca boliviana nonché l'esecuzione di quelle nel corso della stessa.

Ma il fatto che il film abbia segnato la memoria di tutta una generazione che lo vide a tempo debito (e probabilmente anche di chi lo visionò qualche tempo dopo) è legato a sequenze-simbolo come il giro in bicicletta di un sorridente Paul Newman sulle note di Bacharach (Raindrops fallen on my head: anch'essa premiata con l'Oscar) o la faccia terrorizzata di Redford mentre si tuffa nel fiume senza saper nuotare ("tanto poi ti porta la cascata..") o la scena finale di due temerarie e coraggiose canaglie che sfidano la morte in un ultimo e inopinato assalto.

Costato 6 milioni di dollari (nel 1968) a tutt'oggi ne ha incassati solo negli USA più di 100. Ma ancora più importante è che in varie Nazioni è saldamente collocato nell'olimpo delle pellicole più gradite di tutti i tempi.

 

 

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