Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Un editore romano e il suo ragioniere intraprendono un viaggiano in Angola per ritrovare il cognato scomparso, scoprendo un mondo di truffatori e avventure bizzarre. Il film si concentra sul tramonto dell'epopea coloniale, mostrando la realtà disincantata e le difficoltà di chi viveva in contesti africani, lontano dai miti e dalle illusioni europee. Attraverso l'avventura rocambolesca dei protagonisti, il film gioca ironicamente sul concetto dell'eroismo, presentandoci personaggi tutt'altro che eroici, goffi e pieni di difetti, che rappresentano la fragilità dell'uomo comune. L'odissea dei due protagonisti in Africa è anche un viaggio interiore di disillusione. Si confrontano con una realtà che non corrisponde alle loro aspettative, sperimentando il fallimento e la perdita di punti di riferimento. L'Africa non è solo un'ambientazione, ma diventa il simbolo di un altrove, un luogo dove le illusioni si scontrano con la dura realtà, e dove si verifica un profondo crollo degli ideali occidentali. Nonostante i toni comici, il film è una commedia "amara" che, pur facendo sorridere per le situazioni paradossali, lascia un senso di malinconia e impotenza, riflettendo sulla smarrita identità e sul disincanto dell'uomo moderno. La recitazione è uno dei punti di forza del film, che unisce l'abilità comica di Sordi e Manfredi alla capacità di Scola di dirigere un cast che interpreta personaggi ben scritti in una storia che mescola avventura, critica sociale e satira. (Il film è stato scritto da Age & Scarpelli ed Ettore Scola) Bernard Blier doppiato da Max Trulli nella parte del povero ragioniere costretto da Sordi a seguirlo in questa avventura, è una spalla perfetta.
Alcune curiosità sul film.
Campi Benedetto, il camionista che nel film da un passaggio ai due protagonisti, non è un attore, ma era un tutto fate del set, Scola lo vedeva adatto alla parte.
Il ruolo del protagonista fu scritto per Manfredi, e Sordi doveva dare il cognato scomparso, ma era impegnato in altri progetti, così fu affidato a Sordi. (riuscì comunque a partecipare al film perché trcuta solo nella parte finale) Per concludere,
Il film è un viaggio nel fallimento dei miti europei, un'avventura "out of Africa" che trasforma la ricerca dell'amico in una metafora del naufragio delle illusioni e della complessità del rapporto tra Occidente e Africa. Mi sono divertito davvero molto.
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa? (1968): Alberto Sordi, Nino Manfredi
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