Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Della cosiddetta trilogia, è questo l'episodio più poliedrico, stretto tra il classico western ed un tocco di commedia (dove si vede, eccome, l'apporto alla sceneggiatura di Age e Scarpelli). E se Eastwood e Van Cleef ricalcano grosso modo atteggiamenti e psicologia dei personaggi di "Per qualche dollaro in più", la vera sorpresa è il pirotecnico Eli Wallach nella parte del "brutto", in grado di dare la marcia in più ad uno dei film più spumeggianti di Sergio Leone. E difficile, come per gli altri lungometraggi, è scindere la forza espressiva del film dalla sua colonna sonora, che Morricone disegna come un abito di alta sartoria su misura, soprattutto per uno dei finali più coinvolgenti nella storia del cinema. Magari qualche purista del western potrà trovarlo troppo dissonante, ma "Il buono, il brutto, il cattivo" a mio modo di vedere rappresenta un esperimento pienamente riuscito di commistione tra generi diversi, ed una pietra miliare del cinema che non ci si stanca mai di rivedere.
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