Regia di Barry Sonnenfeld vedi scheda film
Al contrario del suo biasimevole predecessore, La famiglia Addams (1991), questo secondo capitolo è persino tutto sommato passabile. Non che vi si evinca chissà quale straordinario miglioramento di qualità, sia chiaro, però almeno una stentata sufficienza potrebbe magari essere riconosciuta. I personaggi della famiglia, creatura del disegnatore Charles Addams, sono sempre impersonati da un cast eccezionale, su questo non possono sussistere dubbi di sorta. Tuttavia ciò rappresentava già il pregio (l'unico, in realtà) del primo film. Inoltre mi aspettavo si fosse imparato dagli errori passati e dunque che la storia si dimostrasse degna di questo nome. Nulla di fatto, a dispetto dell'essere suddivisa in tre sottotrame. In pratica è di nuovo non pervenuta, sacrificata in favore di una banale sequenza di scenette comiche (in teoria) e situazioni ridicole (in ogni senso). Se sono lievemente più benevolo con il seguito è soltanto perché stavolta devo ammettere di essermi divertito un poco di più.
«It's the rare sequel that is better than its original», scriveva Roger Ebert. Anch'egli nella sua analisi riconobbe di averlo trovato più buffo («I found the joke funnier than in the original»), pur evidenzianone lo schema immutato («Nothing much seems to have changed»). In un passaggio affermò allora: «Maybe I liked it more than the original because I was in a different mood?». Forse qualcosa di simile è accaduto pure a me. Non mi ha deluso completamente solo perché ero in uno stato d'animo o semplicemente di un umore diverso?
Gomez e Morticia danno il benvenuto all'ultimo nato della Famiglia Addams: Pubert, il loro dolce, adorabile, baffuto bambino. Mentre zio Fester s'innamora perdutamente della voluttuosa bambinaia Debbie Jellinsky, Mercoledì e Pugsley scoprono che si tratta di una vedova nera assassina intenzionata ad aggiungere un nuovo marito defunto alla sua collezione. Il futuro della famiglia diventa ancora più lugubre quando i due ragazzi vengono spediti al campo estivo...
L'intreccio. O più in generale la sceneggiatura.
Una magnifica Morticia Addams.
Un congruo Gomez Addams.
Un simpatico Zio Fester Addams.
Un'agguerrita Debbie Jellinsky.
Un'impeccabile Mercoledì Addams.
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