Regia di Gianni Franciolini vedi scheda film
Amaro film sulla deprecabile condizione economica e sociale di un insegnante e padre di famiglia nella Roma degli anni cinquanta. Un esempio tiepido di neorealismo su cui si innesta, in maniera un po’ innaturale, un esotismo di gusto vagamente felliniano, accostabile al coevo “Sceicco bianco”. Dopo un inizio piuttosto incerto, con qualche caduta nel patetico, la “grossa” sorpresa del secondo tempo riesce infine a conquistare lo spettatore, e, finanche, a intenerirlo.
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