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Picnic

Regia di Joshua Logan vedi scheda film

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La recensione su Picnic

di emmepi8
8 stelle

Un America anni '50, un quadretto di provincia che oggi suona con qualche stereotipo, ma dovuto al fatto che diversi altri films prenderanno spunto da questo. Lo scandalo nella provincia, la scoperta del sentimento e del sesso, uomini a dorso nudo, già visto con Marlon Brando, ma qui ancora più a dentro. Donne che reprino la loro sessualità, ma che alla fine esplodono provocando danni.. ma la ribellione sarà sempre positiva, e questo messaggio in una società perbenista e matriarcale come quella americana non è poco!
I colori sono vivavci e significativi, ogni ruolo porta un messaggio alla storia. Il soggetto prende spunto da un dramma teatrale di Inge ma della teatrlità, meno male, rimane ninete tutto è in funzione del cinema..

Sulla trama

In una cittadina di provincia la vita viene rivista, se non stravolta dalla venuta di un giovane ribelle della società in cui ha vissuto

Su William Holden

Be' il simbolo sessuale che dà fuoco alla miccia... qui l'attore forse è all'ultimo ruolo dove la fisicità traspare in funzione del film poi sarà un grande attore, ma il suo volto nonsarà più lo stesso

Su Kim Novak

Che dire di questa bellezza prorompente!!E' il simbolo del film della bella che basa tutto sulle sue virtù fisiche, ma che alla fine prende coscienza

Su Susan Strasberg

La sorellina studioso ed ancora poco avvenente il contraltare della Novak, be se la cava molto bene, poi verrà in Italia per fare Kapò, ottima prova

Su Rosalind Russell

Uan regina della commedia, la tipica americana un po' sguaiata e perbenista, ma simpatica.. qui in ruolo che ha in mano molte armi con avere il consenso della critica

Su Cliff Robertson

Un attore strabiliante, bravissimo. rimasto schiavo di qualche ruolo, ma se il cinema americano apriva gli occhi aveva sottomano una grande personalità

Su Joshua Logan

Prima regia di questo regista, che farà un altro bel film con Fermata d'Autobus, poi avrà un successo popolare con Sayonara, ma non di critica, e poi dei Flops con commedie musicali come Camelot e La ballata della città senza nome, e gli studios non glielo hanno perdonato.. peccato perché i primi due films avevano fatto sperare molto di più

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