Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
"Bistecche, prosciutti, salcicce. Questo è il destino di Okja".
Sibila così il nonno della piccola Mija, infrangendone il delicato involucro di candore ed ingenuità, e scaraventandola nella cruda realtà. La vita è illusione.
È un mondo che va in pezzi quello che ci racconta Bong, nel suo ultimo straordinario lungometraggio. Una storia d'amore fra razze diverse che nasce fra le verdi foreste ed i gorgoglianti ruscelli delle valli coreane , e finisce tra l'asfalto ed il cemento rosso sangue di un mattatoio nel New Jersey, vera e propria camera di tortura allucinata ed allucinante.
Uno sguardo ad altezza di bambina, una favola che possiede le stigmate del dolore e dell'abbandono, ma anche della speranza.
Lasciatevi perforare il cuore dalla storia commovente del super maiale Okja, fatto nascere in laboratorio dalla multinazionale Miranda, e dato in affitto a tutori in giro per mezzo mondo, fino a quando non giunge il tempo per tornare a chiedere il conto, per reclamare la propria invenzione.
La fuga disperata della bambina dalla casa dei nonni alla ricerca di Okja è quanto di più straziante si veda sullo schermo, perché contiene l'innocenza ed il candore di chi improvvisamente si trova catapultato lá fuori e non capisce perché ; lo sguardo ammaccato di Mija, così ingenuo e vero , sprezzante di una società paradossale e grottesca , è il vero cuore palpitante di questo straordinario film, che come un funambolo , rimane in perfetto equilibrio tra denuncia sociale, favola animalista ed avventura.
Recitato favolosamente dalla fuoriclasse Swinton in un doppio ruolo ( benissimo anche Paul Dano), cavalca con arguzia e classe una tematica non semplice; tecnicamente ineccepibile, sfonda la cortina degli effetti speciali ed arriva dritto al cuore .
Primo film presentato ad un festival ad uscire direttamente in rete, ingiustamente snobbato, possiede la forza della meraviglia che spesso manca al cinema di oggi.
Bong aumenta il valore del proprio curriculum firmando un ennesima perla e dimostrandosi a proprio agio in ogni genere.
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