Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
Non c’è l'accusa aspra e quasi pasoliniana di Snowpiercer nel nuovo lavoro di Bong Joon-ho ma una satira di scherno contro un potere che viene deriso ed in ultima istanza raggirato e reso innocuo. Il regista coreano si diverte a prendere in giro i buoni, animalisti vegani che organizzano guerriglie cercando di rispettare il codice della strada, e a rendere grotteschi i rapporti tra gli alti funzionari delle multinazionali.
Tra questi due registri comici, quello demenziale e quello dissacrante, si inserisce la trama principale, ovvero la ragazzina che vuole salvare il proprio animale, che è invece la sola cosa realmente seria e drammatica di questa storia. Ma se Snowpiercer era un vero e proprio manifesto politico, Okja non è che una favola per bambini con una morale ambientalista. Solo la scena conclusiva, che riprende le immagini cinematografiche con cui generalmente si descrive l’olocausto, svela qual era la cosa che davvero stava a cuore al regista e che lo ha spinto a raccontare questa vicenda di maiali e capitalismo industriale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta