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Una moglie

Regia di John Cassavetes vedi scheda film

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La recensione su Una moglie

di emmepi8
8 stelle

 
Titolo molto sbrigativo, quello italiano, e diciamo pure che un titolo anche con il marito non sarebbe stato male, vista la storia, a parte questo il film è una forte analisi di un rapporto coniugale particolare, contaminato e determinato dal valore culturale maschile, che soffoca e provoca una crisi nella moglie da portala alla follia. Certamente quello che influisce è la personalità maschile, come anche in altre etnie, quindi non solo quella italo americana, anche se qui siamo più nell'opprimente, e se ne vede un esempio quando il padre dei lei azzittisce la moglie alla tavolata finale. Un lavoro forte e sensibile attraverso gli attori, come da sempre il cinema di Cassavetes ci ha abituato, che ci portano nelle viscere del problema proposto; Falk è determinate per il suo personaggio, che lo fa suo, con una volontà che ci porta alle conclusioni giuste; la Rowlands è letteralmente aerea, naviga e apre le sue ali con una sensibilità nervosa e poetica che affascina e che ci porta in pieno, ed a piccoli trati, nel suo problema esistenziale.

Ne viene fuori che il fattore culturale determina i problemi, e la chiusura totale in questo sfocia nel dramma, solo la comprensione ed il superamento con l'intelligenza fa arrivare alla condizione ideale per poter vivere: Da riflettere fortemente, sulla lotta fra i bambini ed il padre che vorrebbe intervenire a modo suo sul comportamento della moglie e che ad un tratto comprende, fulgorato dai comportamenti dei figli che ripetono i loro gesti fino all'esaurimento, quale sia la vera strada e il rapporto che deve avere con la moglie.

Da riflettere sul ruolo femminile, caricato di tutti i problemi familiari e schiacciato dalla volontà maschile, che ne determina la nevrosi quotidiana, Cassavetes si qualifica benissimo in questa sensibile teoria, e fa molto di più di molto altro cinema che è passato e che passerà così detto al femminile.

Sulla trama

Una storia privata che fa parte del nostro quotidiano

Su John Cassavetes

Una regia  che si aggancia, come sempre, agli attori con vera determinazione  lanciandoli spericolatamente, ma  con occhio giusto, nell'argomento proposto.

Su Gena Rowlands

Immensa, davvero determinate   forse nel ruolo più difficile della sua carriera

Su Peter Falk

In originale non aveva la giustificazione dell'accento italo americano, infatti non ce ne era bisogno, una delle sue migliori interpretazioni

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