Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Straordinario esempio di cinema in equilibrio tra tragedia e commedia, memoria storica e aneddoto individuale, coscienza patriottica e particolarità regionali, regole di genere e libertà creativa. Una delle più alte prove registiche di Monicelli, che può contare su due interpreti principali straordinari, grazie a cui la tragicità del conflitto e la retorica del patriottismo sono temperate dall'esposizione di situazioni di vario registro e dall'espressione di sentimenti genuinamente umani, anche tra i più riprovevoli (la vigliaccheria, la pigrizia). Ottime pure le scene di battaglia con un perfetto uso degli spazi in funzione dei movimenti di macchina, e altrettanto si può dire delle musiche di Nino Rota.
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