Regia di Duilio Coletti, Edward Dmytryk vedi scheda film
De Laurentiis fa le prove generali per entrare a far parte del business cinematografico americano, e con questo film non ci fa un brutta figura, nel senso spettacolare, anche se poi la distribuzione gli gioca abbastanza contro. Sappiamo che il mercato americano è molto protezionista, e noi europei, ed in particolare noi italiano, siamo le vittime predestinate: apertissimi ai loro prodotti, ma solo a senso unico, per loro. Il produttore si serve di un nome come Dmytryck, che fa la supervisione ed in parte la regia al progetto, ma che molta parte del film è girato di fatto da Duilio Coletti, buon professionista di genere. Il film è ottimo per la sua spettacolarità, ma anche per una certa ironia sul fattore americano, che indugiò con incompetenza sull’arrivo a Roma delle forze alleate. La storia è con una vena, quindi, anche leggera, ma quello che conta sono le scene di scontri e battaglie, ottima la fotografia e alcuni di nomi di richiamo ed efficaci del cinema Usa. Un difetto su tutti è il fattore doppiaggio, che ha delle incongruenze che finiscono per penalizzare il film
ottimo spettacolo
ha portato più che altro il suo nome sul cartellone
una volpe che sa fa fare il suo mestiere, e che spesso a ha duvuto sottostare alle leggi del mercato internazionale,. nascondendosi dietro nomi più celebri
un nome importante e con ironia colpisce il bersaglio
ebbe delel discordanze con la produzione, che gli permise di riscrevere il suo personaggio
una prova di routine
piccolo ruolo appena visibile come americano
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