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Anno 2118 progetto X

Regia di William Castle vedi scheda film

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La recensione su Anno 2118 progetto X

di giurista81
6 stelle

B-Movie dal grande potenziale che non riesce a sfruttare appieno. William Castle, alla regia, è agli ultimi colpi (morirà sei anni dopo) ma fa tesoro di una lunga esperienza che lo rende quasi assimilabile a Roger Corman. Fresco della produzione di Rosemary's Baby, gioiello che avrebbe dovuto dirigere ma che vide la Paramount poco convinta della sua mano, porta in scena - per ristoro della direzione del precedente progetto sottrattogli in favore di Roman Polanski - questo Project X. La Paramount lo sostiene nello sforzo, ma il budget è risicatissimo. Ne viene fuori un film vecchio nell'animo per quel che riguarda i costumi (stereopatissima immagine dei cinesi con i mandarini in capo nel 2118!!!) e le scenografie (girato tutto in interni o in aperta campagna), ma estremamente innovativo per l'estro visionario del regista e la psichedelica fotografia.

Da un punto di vista narrativo è un film contorto nello sviluppo e in parte confuso, eppure capace di anticipare di decenni opere quali Dreamscape, Demoltion Man, Dark City, Atto di Forza, The Truman Show Il Tagliaerbe, il tutto innestato su un soggetto psicanalitico di valenza freudiana che rientra nell'alveo di quello yellow peril  (il pericolo di un'invasione gialla orchestrata a danno dell'occidente dalla Cina) su cui a inizio novecento autori quali Matthew P. Shiel e Sax Rohmer avevano scritto fiumi di pagine. Così si parla della possibilità di vedere cosa si celi nella mente di un uomo attraverso un viaggio onirico giostrato dai computer, ma anche di ibernazione, innesto nel cervello di ricordi di vite altrui percepiti come propri, sostitutizione di personalità (con tanto di donne che diventano improvvisamente mogli come Sharon Stone in Atto di Forza, mai che si tratti della Mazzamauro),ideazione nel dettaglio di un microcosmo funzionale a far credere al soggetto di trovarsi in un'epoca diversa dalla sua e, infine, una vera e propria scissione tra corpo e mente con questa capace di dissociarsi per acquisire una valenza esterna di natura orrorifica (una sorta di corpo astrale). Dunque un grande contesto fantascientifico dall'immenso potenziale, anni luce prima dell'evolversi della realtà virtuale, e, a suo modo, antesignano di tanti futuri film, che si perde nelle sue tante sottotracce al servizio di una debole idea iniziale di valenza spionistica (scoprire quale terribile minaccia abbiano ideato gli australocinesi per conquistare l'occidente). Curioso ritrovare l'idea di un virus sconosciuto che arriva dall'oriente ed è prossimo a scatenare una pandemia, con gli scienziati che iniziano a pensare a una quarantena funzionale alla scoperta del vaccino. Corsi e ricorsi storici... quando la realtà supera la fantasia!!!

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