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La signora in rosso

Regia di Gene Wilder vedi scheda film

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La recensione su La signora in rosso

di maso
6 stelle

 

Commedia frizzante che riscosse un notevole successo alla sua uscita, il protagonista e regista Gene Wilder rilanciò la sua carriera rivitalizzando al meglio un vecchio film transalpino applicando le regole della commedia dettate dal maestro Blake Edwards.

Senza mai eccedere in volgarità o cadute di tono Wilder dipinse con leggerezza e un pizzico di romanticismo il fuoco che infiamma le tentazioni dell'ultraquarantenne americano medio seduto sulla sua quotidianità famigliare che trova il risveglio dei sensi in una bomba sexy molto più giovane di lui fuoriuscita dal nulla con il suo vestito rosso e svolazzante per via dell'aria prodotta dalla sotterranea, questa scena passata alla storia del cinema rimanda fortissimamente ad una icona del passato che al contrario della sua erede subiva passiva senza ancheggiare il frescolino del sottosuolo ed indossava un vestito bianco in un'altra commedia epocale firmata da Billy Wilder, il suo nome era Marilyn Monroe.

Kelly Le Brock entrò nei sogni dell'Europa al tempo disunita e in quelli degli americani più uniti che mai nel decretare il suo status di nuovo sex symbol con i boccoli castani, labbra e sguardo carnosissimi e un culo alto come il Monte Bianco, ma la sua stella rossa si spense dopo poche altre apparizioni per non riaccendersi più.

La trama è comunque esile e gli spunti più divertenti sono quelli in cui entra in scena la compianta e bravissima Gilda Radner nel ruolo della collega di ufficio di Wilder, la quale a causa di una serie di misunderstending si crede essere l'oggetto delle sue attenzioni in realtà rivolte all'irresistibile signora in rosso.

Il grande successo fu decretato anche grazie alla bella ed appropriata colonna sonora di Steve Wonder che include l'hit "I just call to say I love you", la title track "The woman in red" e la mia preferita in assoluto "It's you".

Gli anni non hanno fatto bene a questo film caduto nel dimenticatoio come la sua protagonista ma rimane sempre piacevole da vedere, anche se è indubbiamente un pò out of vogue come l'invito a fare sesso della signora in rosso che diceva "Serviti il pasto cow boy" poco prima della fine del film scandalosamente privo di un fine finale.

 

Kelly LeBrock

Molto molto carina, verrà comunque ricordata come una delle icone della Hollywood anni ottanta

Gene Wilder

Meglio come attore che come regista ma comunque più che degno di un applauso in entrambi i ruoli

 

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