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2022: i sopravvissuti

Regia di Richard Fleischer vedi scheda film

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Dany9007

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su 2022: i sopravvissuti

di Dany9007
8 stelle

Uno dei film che si propone di porre una accorata riflessione sul tema ambientale. Mentre la coscienza sul cambiamento climatico, sugli effetti delle emissioni delle industrie,sul consumo delle risorse erano ancora agli albori, questa pellicola ci porta a riflettere pesantemente su tutto. Da un'inizio, con i titoli di testa che ci mostrano un'America rurale, fatta di fattorie e qualche trattore, le immagini scorrono presto verso la grande produzione industriale: auto, ciminiere, piazzali riempiti di automezzi, autostrade, industrie ed infine un cumulo di rifiuti e sullo sfondo una città ormai avvolta dalle nebbie dell'inquinamento. Pur con ristrettezze di budget il senso di (vero e proprio) soffocamento viene reso bene in una messinscena ove i protagonisti vivono in una costante estate, in palazzi fatiscenti ed affollati fin sulle scale, con le città ormai collassate sotto il peso di un enorme problema demografico accompagnato ad una scarsità di risorse alimentari. Quest'ultimo tema sarà centrale nel film: il peso del ceto sociale si avverte anche sulle problematiche alimentari, difatti il protagonista potrà deliziarsi di alcune verdure e di vera carne solo avendola "requisita" dall'appartamento di un ricco dirigente assassinato. Proprio questa indagine, accompagnata porterà il protagonista a scoprire un'inquietante verità su ciò che è realmente accaduto alla terra, mettendolo in serio pericolo. Alcune sequenze a mio avviso sarebbero persino da mostrare nelle scuole (il pasto cucinato dal vecchio Edward G. Robinson, che fa scoprire a Charlton Heston il sapore di una foglia di insalata o di uno spezzatino, per non parlare della toccante e travolgente sequenza nella sala dell'eutanasia, accompagnata dalle musiche di Beethoven). Un po' meno riuscito il ritmo dell'indagine, così come, rivendendo più volte il film ci si accorge di qualche "buco" nella soluzione del mistero: la "materia prima" da cui proviene il Soylent è sotto gli occhi di tutti i trasportatori, operatori, operai che lavorano nella fabbrica. Una cosa che ha poco senso visto che dovrebbe essere il maggior segreto della società. Pessimo inoltre il doppiaggio in italiano, che cambia anche qualche frase e per questo consiglio la visione in lingua originale. Molto bello il finale, ben poco consolatorio e che sino all'ultimo ci torna a far riflettere. 

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