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2022: i sopravvissuti

Regia di Richard Fleischer vedi scheda film

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La recensione su 2022: i sopravvissuti

di Donapinto
8 stelle

Il titolo dato dalla distribuzione italiana a questo classico della fantascienza futuristica, non e' assolutamente in linea con la storia. Il titolo originale e' SOYLENT GREEN, con una sceneggiatura scritta da Stanley Greenberg, tratta dal romanzo LARGO! LARGO! di Harry Hrryson. Infatti nel 2022 la razza umana non e' a rischio estinzione, al contrario il pianeta terra e' al collasso a causa del sovraffollamento e del clima torridissimo causato dall'inquinamento fuori controllo. Il cibo e' razionato, e alla stragrande maggioranza della popolazione vengono distribuite gallette verdi, prodotte da una grande societa', la Soylent, ricavate dal plancton degli oceani, mentre la classe dirigente e i ricchi, godono ancora di una vita agiata e cibo buono. E proprio in una New York di ormai 40 milioni di abitanti, stipati come topi, che viene brutalmente assassinato uno di questi oligarchi, William Simonson (Joseph Cotten) importante dirigente della Soylent. L'agente di polizia Thorne (Charlton Heston) indaga fra mille difficolta', e con l'aiuto di un anziano e saggio intellettuale, Sol Roth (Edward G. Robinson), giunge a una verita' agghiacciante.     Il Regista Richard Fleischer, si era gia' cimentato nella fantascienza nel 1966 con l'originalissimo VIAGGIO ALLUCINANTE, anche se la sua lunghissima e discontinua carriera viene spesso ricordata per due film in bianco e nero, LE JENE DI CHICAGO e FRENESIA DEL DELITTO. Io personalmente ho molto apprezzato tre suoi film diretti tra il 1968 e il 1971, LO STRANGOLATORE DI BOSTON , L'ASSASSINO DI RILLINGTON PLACE n.10 e TERRORE CIECO. 2022 I SOPRAVVISSUTI, non solo e' uno dei suoi migliori lavori, ma si tratta di una science-fiction anni 70 incredibilmente profetica e attualissima. Nella New York descritta da Fleischer non c'e' posto per la pieta', la gente dorme per le strade, nelle macchine, sulle scale dei palazzi, manca cibo genuino e istruzione e la differenza fra le classi sociali e' a dir poco abissale. La societa' da addirittura la possibilità di usufruire dell'eutanasia assistita, per mettere fine alle sofferenze. C'e' un personaggio femminile, la bella Shirl  (Leigh T. Joint), interpreta una "dotazione", una sorta di prostituta da compagnia che passa di padrone in padrone, come nel medioevo, un modo per rimanere in vita in questa societa' cupa e spietata. Bellissima la scena in cui Sol Roth decide di farla finita, usufruendo dell'eutanasia. Prima di morire gli vengono mostrate immagini bellissime di come era la terra prima del disastro, accompagnate da musica sinfonica, e il finale, quando Thorne ferito e in fin di vita grida in preda al delirio l'agghiacciante scoperta fatta da lui e dall'amico. Nel 2022 quasi ci siamo, e grazie a Dio non c'e' ancora (quasi) niente di tutto cio', ma fra 20-30 anni? Come sara' la situazione climatica? E il cibo che gia' oggi comincia a essere un problema, nonostante questo consumismo cerchi di conviverci che e' tutto il contrario. Sarebbe molto interessante farne oggi un remake, anche per "aggiornarlo" un po' diciamo, specie in fatto di effetti speciali e costumi, diretto naturalmente dalla persona giusta, ci vedrei molto bene un John Hillcoat, un David Michod, e perche' no, anche quella vecchia volpe di George Miller, guarda caso tutti australiani. Da segnalare la morte del grande Edward G. Robinson un paio di settimane dopo la conclusione delle riprese, vittima di un tumore di cui, a quanto pare, nessuno del cast era a conoscenza. Poi una curiosita' (solo mia probabilmente) appare strano che un divo come Heston, ultaconservatore di ferro, abbia preso parte a una pellicola ecologista, e diciamo "progressista". Che i soldi facciano miracoli?

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