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Il Tigre

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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La recensione su Il Tigre

di Baliverna
8 stelle

CONTIENE UN'ANTICIPAZIONE - E' una riuscita commedia seria, se così si può dire, perché si parla con ironia e a volte umorismo di argomenti seri e persino drammatici, senza essere cinica. Ciò che ho apprezzato di più è forse l'assenza di toni farseschi, che purtroppo vengono usati spesso in film di questo tipo. Per graffiare e far ridere non serve la caricatura, l'eccesso, la buffonata, la farsa; anzi tutto ciò mi indispettisce e per me è cattivo gusto. L'umorismo può essere sottile ed efficace, l'ironia lieve ma pungente, e si può mettere in ridicolo un personaggio senza fargli fare il clown.
Il film poggia molto sulle spalle di Gassman, il quale se la cava bene senza andare mai sopra le righe. Sa rendere il personaggio dell'uomo vanitoso ma velleitario, che crolla e va in crisi davanti alla prima bellezza che ci prova un attimino.
In generale il film riflette sui cambiamenti in atto nella società italiana alle soglie del '68. senza cantarne troppo le lodi. I mariti piantano le mogli alle prime rughe per qualche fresca giovincella, e i figli sono pieni di strane idee confuse, e tentano il suicidio alla prima minima delusione amorosa.
Un'altra cosa che non è il film è una condanna del protagonista per non riuscire a piantare la famiglia. E' vero che è in fondo velleitario e pusillanime, ma mi pare che la bilancia stia in equilibrio con da una parte la ragazza e dall'altra la sua famiglia: né l'una né l'altra sono dipinte in modo negativo. Per questo il film si può dire che sia una riflessione su certe situazioni imbarazzanti e contradditorie in cui si caccia il maschio italiano, e sulla sua incapacità a gestirle e prendersi le sue responsabilità.
Dino Risi dirige bene, fatto salvo per un lieve momento di stanca nella seconda metà. In ogni caso, l'ho apprezzato perché qui si limita a fare satira e graffiare un po', senza avere il dente avvelenato come il altri film.
La sceneggiatura di Age e Scarpelli non è proprio da dieci e lode, ma è comunque buona e ci offre almeno due momenti divertenti che gli sono tipici: l'episodio di Gassman chiuso sul terrazzo (dove ho riso a crepapelle) e quello del calcio al pallone che poi finisce nello stagno.

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