Regia di Giorgio Bianchi vedi scheda film
A mio parere questo film si può ritenere uno dei colossal della commedia italiana, ormai in buona parte andata a farsi benedire, ma che in quegli anni riusciva a regalarci davvero pellicole di una qualità ormai dimenticata.
Pur trattandosi di un remake, devo dire che come sempre l'accoppiata Sordi-De Sica senior riesce nell'intento di non far annoiare e di regalare simpatici siparietti. In questo caso nello specifico Sordi recita la parte di Alberto Boccetti, giornalaio rimasto orfano che vive con gli zii, fin troppo premurosi e che pur volendogli bene tentano ancora di condizionare le scelte di vita di questo ragazzone che sogna di poter entrare nel mondo dell'aristocrazia. Accanto al protagonista, Vittorio De Sica impersonifica, con il suo inimitabile stile, il Conte Max Orsini Varaldo, un nobile (non si sà in realtà ancora quanto) che tenta di insegnare al suo amico Alberto, giornalaio di fiducia, i costumi più consoni al mondo aristoratico. Da tale scenario prenderanno vita incomprensioni che porteranno Alberto a conoscere il mondo della nobiltà e a trovarsi in sospeso fra ciò che è e ciò che vorrebbe essere, ma anche al venir fuori dei sentimenti, il che rendono il film assolutamente piacevole e mai banale, una di quelle pietre miliari che bisogna assolutamente vedere una volta nella vita.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta