Regia di Giuseppe De Santis vedi scheda film
Capolavoro di De Santis, un film solidissimo che non ha una smagliatura e va dritto fino alla fine. Bravissimi attori, ottima la ricostruzione d'ambiente, una tensione che non molla. Il film rende bene (come altre opere del neorealismo) gli strascichi di odio, egoismo, malessere e disperazione che la guerra aveva lasciato, assieme alla povertà e al folle desiderio di alcuni di arricchirsi a tutti i costi. Le passioni e i sentimenti tra i personaggi permettono riflessioni interessanti. Ad esempio il fascino perverso e irresistibile che il personaggio di Gassmann esercita sulle donne, che fatica ad andarsene anche dopo che sono state da lui usate e umiliate come fossero degli oggetti. La sua meschinità tocca forse l'apice quando alla stazione si fa scudo con la sua complice affinchè non gli si spari. Alla fine però, lei trova la forza di abbandonarlo e scegliere il bene e l'amore per gli altri. La Mangano, invece, cade vittima del suo fascino velenoso. Alla fine si salva chi ha saputo opporsi al male e all'egoismo. Intenso il personaggio interpretato da Raf Vallone. La dura vita delle mondine del tempo ha qualcosa da insegnare a tutti noi, sazi, gaudenti e viziati. Non perdetevi questo film!
Perfetto nel rendere un personaggio sensibile e umano. Stanco e disilluso, non lascia tuttavia che il male trionfi e trova ancora la forza di reagire.
Grandissimo nel rendere un personaggio diabolico.
Bravissima.
Limpida, secca, magistrale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta