Francesca è una cameriera d'albergo e non una ladra. Su istigazione del fidanzato, Walter, ruba però una collana e scappa. Sul treno si mescola alle mondine e la sera proprio una di queste, Silvana (Silvana Mangano), gliela ruba. A quel punto arriva Walter che capisce subito come andranno a finire le cose e seduce Silvana. Ma tutto questo non è importante perché...
Note
Nell'Italia rurale del secondo dopoguerra, un dramma della seduzione che fece epoca e sbancò i botteghini. Mai gli interpreti furono così ben calati nella parte. La Mangano in calze nere tra l'acqua delle risaie è l'equivalente italiano della Marilyn a gonna alzata sulla grata del metrò.
OK L'INDUBBIA IMPORTANZA DEL FILM (comunque non paragonabile a quella dei veri pilastri del Neorealismo).OK L'ESORDIO DELL'IMMENSA SILVANA MANGANO. MA LA SCELTA DI DORIS DOWLING (costei dev'essere venuta al mondo per far innamorare intere schiere di angeli...) RESTA, PER ME, IL VERO CAPOLAVORO DI GIUSEPPE DE SANCTIS ;)
Primo film "neorealista" che ebbe grande successo di pubblico. Perchè? Il regista De Santis ambiva realizzare un film in cui il tema realistico - la vita delle mondine - si abbinasse ad un dramma "spettacolare" cui il pubblico dell'epoca era assai più favorevole. Idea vincente allora, il "drammone" prevale e a me oggi sembra più difetto che pregio.
Riso amaro, spettacolare film neorealista tinto di giallo, un po’ romanzato con tanti ingredienti - non tutti ben dosati - (sceneggiato da quattordici mani... forse troppe), denuncia lo sfruttamento del lavoro e le strade sbagliate che persone deboli e incoscienti intraprendono ma parla anche d’ amore, d’ amicizia e di tradimenti.
Un bel filmone a forti tinte dal sapore di altri tempi: le mondine, la miseria, la gelosia. Dei tempi nei quali "le clandestine" erano ragazze italiane. Gli attori protagonisti hanno un'espressività quasi teatrale, che oggi ce la sognamo.
Cito il Mereghetti: "Spettacolo e coscienza civile sono fusi con rara maestria in un racconto di ampio respiro che può stare alla pari con i grandi affreschi epici americani".
a mio avviso è il film drammatico per eccellenza. il ritratto della condizione dell'italia dopo la guerra, condito da una storia d'amore e da momenti indimenticabili.
Quaranta giorni di duro lavoro in cambio di quaranta chili di riso.
Maggio 1948, povere donne di ogni età, partite da tutta Italia, giungono nelle risaie della pianura padana per mondare il riso. Il mestiere della mondina si ripete da 400 anni e solo le donne lo possono compiere, dice un giornalista radiofonico, perché ci vogliono mani delicate e veloci.
… leggi tutto
Formalmente ispirato al cinema di Ejzenstejn, Riso amaro mi pare innanzitutto un film irrisolto, nella dicotomia tra melodramma e denuncia sociale. Tra i due aspetti, mi sembra che funzioni meglio quest’ultimo, teso a mettere in evidenza le sofferenze delle mondine ed il loro sfruttamento da parte dei “caporali”, aspetto che in sessant’anni di storia italiana non è… leggi tutto
Liberatorio proprio come uno scarico di sentimenti e nervi, che lo si fa senza pensiero alcuno dove solamente tu sei il protagonista. E non ditemi che a fronte di queste perle non siete stati fermi e non vi si è…
Vista l’importanza di arginare l’emergenza Coronavirus rimanendo a casa, perché non approfittarne del tempo libero per recuperare qualche bel film disponibile in Streaming, cercando magari…
Il film più importante diretto da Giuseppe De Santis.
Grande successo di pubblico il film fu il primo neorealista ad avere vasto consenso di spettatori.
Molto bella la Mangano(all'epoca doppiata dalla brava Lydia Simoneschi) bene anche l'attrice americana Doris Dowling(doppiata dall'altrettanto brava Andreina Pagnani) ed i due protagonisti maschili Raf Vallone e Vittorio…
Riso Amaro di Giuseppe De Santis (1948), è il primo film neorealista ad avere successo di pubblico ai botteghini, poiché fonde l'aspetto realistico (luoghi e comparse), con elementi narrativi che fanno da sfondo alla vicenda.
Perfettamente fruibile anche da un pubblico internazionale, che viene introdotto alla storia e al mestiere della mondina, tramite una sequenza di stampo…
RISO AMARO (1948) ♣
Per due protagonisti è quasi esordio, si vede: Vallone e la diciottenne Mangano che diventeranno bravi in seguito. Gassman "teatrale" di suo a quei tempi e per molto ancora. Ma il regista non fa nulla per attenuare interpretazioni tanto marcate, le vuole. La sola Dowling fa eccezione. Mi viene in mente "Duello al sole", fascino…
A.utomunito e A.mante delle Belle A.rti cercansi (A.stenersi perditempo: arricciatori di code di maiale, raddrizzatori di banane e vice-presidenti del… segue
Come ogni anno le mondine si trovano nel mese di maggio per cominciare il loro periodo raccolta e guadagnare quei pochi soldi cosi necessari nell’Italia del primo dopoguerra. Tra il gruppo delle donne spiccano Silvana, donna sognatrice e Francesca, amante di Walter, imbroglione e dedito a giri loschi. Tra i tre si stabilisce una relazione conflittuale che porterà al dramma finale.…
Il nostro viaggio cineturistico di stampo underground attraverso location e artisti a volte poco conosciuti (almeno a livello internazionale) altre… segue
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (11) vedi tutti
OK L'INDUBBIA IMPORTANZA DEL FILM (comunque non paragonabile a quella dei veri pilastri del Neorealismo).OK L'ESORDIO DELL'IMMENSA SILVANA MANGANO. MA LA SCELTA DI DORIS DOWLING (costei dev'essere venuta al mondo per far innamorare intere schiere di angeli...) RESTA, PER ME, IL VERO CAPOLAVORO DI GIUSEPPE DE SANCTIS ;)
commento di DavideKingInk80Primo film "neorealista" che ebbe grande successo di pubblico. Perchè? Il regista De Santis ambiva realizzare un film in cui il tema realistico - la vita delle mondine - si abbinasse ad un dramma "spettacolare" cui il pubblico dell'epoca era assai più favorevole. Idea vincente allora, il "drammone" prevale e a me oggi sembra più difetto che pregio.
leggi la recensione completa di cherubinoRiso amaro, spettacolare film neorealista tinto di giallo, un po’ romanzato con tanti ingredienti - non tutti ben dosati - (sceneggiato da quattordici mani... forse troppe), denuncia lo sfruttamento del lavoro e le strade sbagliate che persone deboli e incoscienti intraprendono ma parla anche d’ amore, d’ amicizia e di tradimenti.
leggi la recensione completa di marco biUn film complesso, forse più della realtà... ma forse anche meno. Se se ne accettano alcuni minimi limiti è un capolavoro.
commento di BradyMi apsettavo di più da questo film,forse perchè affronta troppe tematiche.voto 6,5
commento di wang yuUn bel filmone a forti tinte dal sapore di altri tempi: le mondine, la miseria, la gelosia. Dei tempi nei quali "le clandestine" erano ragazze italiane. Gli attori protagonisti hanno un'espressività quasi teatrale, che oggi ce la sognamo.
commento di Artemisia1593Cito il Mereghetti: "Spettacolo e coscienza civile sono fusi con rara maestria in un racconto di ampio respiro che può stare alla pari con i grandi affreschi epici americani".
commento di Pugnoottimo.poco da aggiungere.gli attori sono perfetti.
commento di GianjhiQui c'è poco da dire, parliamo di un grande regista e di un grande film
commento di gianla mio avviso è il film drammatico per eccellenza. il ritratto della condizione dell'italia dopo la guerra, condito da una storia d'amore e da momenti indimenticabili.
commento di carpa8
commento di incallito