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Una strada, un amore

Regia di Peter Hyams vedi scheda film

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La recensione su Una strada, un amore

di alan smithee
6 stelle

IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA

Nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, durante un feroce bombardamento su Londra, un coraggioso pilota dell'aviazione americana di nome David Halloran, incontra la bella infermiera volontaria Margareth, che in realtà è la moglie di un alto ufficiale dell'Intelligenze britannica. Tra i due nasce una storia d'amore di fatto impossibile, che solo il particolare periodo storico può consentire di portare in qualche modo avanti.
destino beffardo vuole che il pilota venga scelto per una missione di spionaggio in Francia, e debba trasportare proprio il marito della sua amante.

L'aereo verrà abbattuto dalle forze nemiche, molti dell'equipaggio periranno, ma entrambi i nostri uomini sopravviveranno ed insieme, dopo mille vicissitudini, pur dati per deceduti, riusciranno a portare a termine la pericolosissima ma indispensabile missione, finendo anche per scoprire i rispettivi ruoli sentimentali ricoperti nei confronti della bella Margareth, e anteponendo la ragione e il senso della famiglia, al desiderio bruciante che ha unito e coinvolto i due amanti.
Dal super collaudato e affidabile regista Peter Hyams, Una strada, un amore è un war movie che dà spazio all'intreccio sentimental-melodrammatico, senza peraltro rinunciare a dedicarsi a scene d'azione ben impostate ed in grado di tener desta l'attenzione dello spettatore. Un Harmony cinematografico condotto con estrema perizia e professionalità, in grado di assicurare una completa tenuta dell'attenzione da parte dello spettatore, grazie ad una storia concitata ben scandita ed interpretata.

Per Harrison Ford, reduce dal primo successo interplanetario di Star Wars, la conferma della sua statura di divo. Nel cast ben congeniato, Lesley-Anne Down interpreta con classe ed eleganza il ruolo di donna contesa tra ragioni di famiglia e sentimento, mentre il grande aplomb di Christopher Plummer assicura al personaggio del marito tradito, un inconsueto spiraglio di simpatia che aiuta il contesto narrativo a rendere più combattuto l'antagonismo sentimentale tra due galantuomini, e più pressanti i crucci di coscienza della buona moglie/amante. Nel ruolo della bella figlia bambina della coppia ufficiale, riconosciamo una giovanissima e stupenda Patsy Kensit, futura cantante pop di I'm not scared dei Pet Shop Boys. 
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