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Blade Runner

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

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Donapinto

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La recensione su Blade Runner

di Donapinto
9 stelle

Certo che dopo la bellezza di 106 recensioni scritte su questo film, c'è il fondatissimo rischio che la mia si perda...come lacrime...nella pioggia. Citazioni a parte, BLADE RUNNER e' uno dei cult cinematografici più amati dal grande pubblico, uno spartiacque e una vetta nel cinema di fantascienza. Solo l'anno prima John Carpenter immaginava la metropoli di New York ridotta a un carcere di massima sicurezza, in un film decisamente "muscolare" (la locandina ispirerà' quella di RAMBO) e con annotazioni sociali e politiche. Ridley Scoth invece immagina una Los Angeles sovrappopolata e multietnica, battuta da piogge acide e con fiamme che si elevano alte in cielo. Un mondo super tecnologico, ma senza cuore, senza anima e senza amore, dove l'ultima speranza sembrano proprio quei replicanti assassini cui Deckard (Harrison Ford) da la caccia. Scoth sfodera tutto il suo talento visionario, deliziandoci con scenografie espressioniste, Langhiane e futuristiche, mischiandole con altre più barocche. In questo senso mi permetto di citare la sequenza più' suggestiva del film, vale a dire quando Deckard entra nel decadente appartamento di J.F. Sebastian in cerca di Pris (Daryl Hannah). Quest'ultima prende le sembianze di una vera e propria bambola a grandezza umana, confondendosi così con i giocattoli e le altre bambole create dal progettista cibernetico. Straordinaria. Anche il cinema noir anni 40' viene inserito in questo bellissimo contesto, lo si può trovare oltre che in determinati ambienti e situazioni, anche nella splendida colonna sonora di Vangelis, nella voce fuori campo di Deckard che da un tono Marlowiano alla pellicola e nella storia d'amore fra Deckard e Rachel, interpretatata dalla bellissima e intensa Sean Young (splendida quando piange e quando si scioglie i capelli). Indimenticabile il pre-finale, con il duello tra Ford e Rutger Hauer, con quest'ultimo che ha la meglio, ma decide di risparmiare colui che voleva ucciderlo, preferendo esprimersi in quel breve monologo entrato di diritto nella storia del cinema. Eccellenti le prove attoriali, con una preferenza per gli intensi e sofferti Sean Young e Rutger Hauer, due attori che non sapranno però sfruttare a dovere il successo è la popolarità che BLADE RUNNER gli conferira'. La versione in mio possesso e' quella Final Cut, che indubbiamente preferisco alla versione originale. A parte l'unicorno sognato da Deckard (anche lui un replicante?), questa versione viene privata della voce fuori campo del protagonista, mostrando dunque un finale decisamente poco ottimistico, rispetto a quello troppo facile e consolatorio dell'originale. Inoltre delle volte non c'è necessità che qualcuno spieghi, possiamo arrivarci anche da soli.

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