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La collina del disonore

Regia di Sidney Lumet vedi scheda film

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La recensione su La collina del disonore

di mmciak
10 stelle

"The Hill-La collina del disonore" diretto nel
1965 da Sidney Lumet,non esagero a definirlo
un capolavoro.

La storia  si svolge in Nordafrica,
durante la seconda guerra mondiale,
dove in un campo di prigionia
nel deserto,di fatto comandato,
dal sergente maggiore Bert Wilson,
vengono condotti cinque uomini,
avviati alla detenzione per differenti reati e sono:
Joe Roberts, accusato di viltà e degradato dopo avere
aggredito un ufficiale,Jock McGrath,di ubriachezza e rissa,
George Stevens,di diserzione,Jacko King,
di detenzione e commercio di materiale pornografico,
e Monty Bartlett,di furto.

Appena arrivati vengono
affidati al terribile sergente Williams,
una ex guardia carceraria
dal carattere frustrato e violento,
ed egli prende subito di mira Roberts e King,
il primo perché portatore di una fama di ribelle
che ha preceduto il suo arrivo al campo ed il secondo
perché di colore.

Allora come accoglienza vengono comandati
a salire e scendere per la "collina",e da qui
comincia un incubo.

Il Film prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer (MGM)
e la Seven Arts Productions,è il 9° Lungometraggio
del maestro Sidney Lumet,dal lavoro teatrale
di Ray Rigby,che ha scritto anche la sceneggiatura
della pellicola,è a mio parere uno dei migliori
lavori "Antimilitaristi" di sempre.

Il tutto comincia che queste
persone entrano in questo campo
dove la gente è in punizione
per qualche reato che hanno
compiuto e ti accorgi da subito
di trovarti di fronte a
un Film con un linguaggio
narrativo duro e potente,
e ti coinvolge a dovere.

Ma con l'accusa antimilitarista,il regista vuole
far uscire lo specchio dell'America razzista
e le leggi dell'esercito obsolete,e tutto questo
sono rappresentate da Staff Sergeant Williams,
R.S.M. Wilson e Joe Roberts,che con le loro
interpretazioni offuscano i comprimari.

Ma il Regista sceglie un linguaggio potente con
un impatto che è un pugno allo stomaco e una
fissazione per le regole,e questa origine teatrale
non la fa sentire e crea grande Cinema e dove
la macchina da presa è addosso ai personaggi
con primissimi piani e a spalla,per cogliere
la drammaticità e la disperazione della situazione.

Rimangono impressi per le loro caratterizzazioni
dure e autoritari e sono interpretati da Ian Hendry,
con un ruolo del Sergente di un uomo spietato che
passa su tutto e fa mangiare merda a tutti facendo
fare la collina sempre,Harry Andrews del capo
Wilson che per la prima parte è succube del suo
subalterno,e solo dopo capisce le cose sporche,
ma anche lui è un duro e preso dal comando
e per finire uno dei più grandi Attori di sempre,
Sean Connery che interpreta Joe Roberts,
uomo di carattere che risponde per le rime
ai suoi superiori e fa uno dei suoi personaggi
memorabili,come poi gli altri due citati.

Nel Cast,diretto in modo eccellente,
figurano anche:

Ian Bannen-Alfred Lynch-Ossie Davis-
Roy Kinnear-Jack Watson-
Michael Redgrave-Norman Bird-Neil McCarthy-
Howard Goorney e Tony Caunter.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la cupa Fotografia di Oswald Morris
e la scenografia di
Herbert Smith,che rendono
una buona messa in scena e
ricostruzione. 

In conclusione un capolavoro di Lumet,
che mette in scena uno dei Film più
disperati,spietati,duri e anti militari
di sempre,e fa vedere tutta la crudezza
delle regole obsolete dell'esercito,
e riesce a tenerti in suspance e in
tensione per questo gioco sull'umiliazione
del soldato,diventando memorabile.

Il mio voto: 8,5.

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